La comunità di San Possidonio si è riunita domenica 25 agosto per la 207esima volta – dal 1806 ad oggi – per celebrare la tradizionale processione del crocifisso. Il simulacro portato lungo le vie del paese è oggi costituito dalla croce originale e dal Cristo scolpito sul modello di quello antico andato distrutto durante il terremoto del maggio 2012. La rievocazione storica si è accompagnata, come di consueto, alla preghiera e alla riflessione, che quest’anno hanno avuto come filo conduttore il tema della fede con le testimonianze di Papa Francesco e del Beato Odoardo Focherini. Numerosi coloro che, oltre ai figuranti in costume, si sono incamminati insieme dietro al crocifisso. Fra loro anche gli amici di Rosolina (Rovigo) e di Valeggio sul Mincio (Verona), comunità ormai gemellate con San Possidonio, e le autorità civili. Particolarmente toccante l’arrivo della processione nella piazza del paese che, gremita per la presenza di visitatori e di stand, si è raccolta in un immediato silenzio al passaggio del corteo. Dall’altare allestito sul palco il parroco don Aleardo Mantovani ha impartito la benedizione ed ha presentato un altro crocifisso, quello realizzato per il futuro centro di comunità di San Possidonio – donato da Caritas italiana – da un artista membro dell’associazione Volontari della Speranza di Rosolina.