Inaugura il 7 dicembre la terza edizione di “Carpi città del presepe”

Dalla Cattedrale ai 120 negozi coinvolti

Per il terzo anno consecutivo, Carpi diviene “Città del presepe”.

Questo il nome del progetto promosso dalla Diocesi di Carpi, su iniziativa del Vescovo monsignor Francesco Cavina, in occasione delle prossime festività natalizie, con il patrocinio del comune di Carpi e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Il progetto, che lo scorso anno ha riscosso molto successo e aff ettuosa partecipazione, nasce dall’intento di valorizzare il presepe e di recuperarne la centralità nella simbologia e nella celebrazione del Natale. Il presepe si lega, infatti, strettamente al mistero dell’incarnazione di Dio ed esprime una tradizione artistica e devozionale fra le più care alla cultura cristiana, italiana e non.
Il percorso, che sarà inaugurato venerdì 7 dicembre alle 19 in Cattedrale, si presenta arricchito in questa terza edizione. “Il Natale ci ricorda la nascita di Gesù – spiega il Vescovo monsignor Cavina -. Il Natale ha un senso perché celebra la nascita di una ‘persona’, il fi glio di Dio, venuto tra noi per la nostra salvezza. Se perdiamo di vista il ‘festeggiato’, viene meno il signifi – cato del Natale che diventa una festa consumistica come tante altre. Questo evento ha cambiato il corso della storia”. In secondo luogo, il Natale ci insegna il valore dell’essenziale e della sobrietà. “Tanto si parla di rispetto del Creato e necessità di custodirlo: il Natale ci ricorda la dimensione dell’essenzialità. Nella grotta di Betlemme tutto è sobrio e ridotto all’essenziale”. Altro valore è quello del silenzio: “La Chiesa nella sua tradizione ha posto in evidenza come Gesù sia nato a mezzanotte, quando tutto è in silenzio. Il silenzio è importante per assumere le decisioni della vita, e avere la capacità di eff ettuare scelte vere e consapevoli”. Poi la pace: gli Angeli, apparendo ai pastori, annunciano il dono della pace, non solo quale frutto dell’iniziativa umana, ma dono che viene da Dio”. “Il Natale poi – prosegue il Vescovo – è sorgente di gioia: ‘Vi annuncio una grande gioia’, dicono gli Angeli ai pastori. La gioia è quella della nascita di Gesù, venuto sulla terra per aiutarci a fare della nostra vita un capolavoro”. Infine il Natale richiama la tenerezza e l’amore. “Nella grotta tutto è tenerezza, e non importa se c’è freddo, perché i cuori sono caldi”.
L’iniziativa intende quindi porre al centro delle festività natalizie il presepe, tanto caro alla tradizione religiosa cattolica e anche a quella popolare. “Il progetto nasce da un’intuizione del Vescovo – spiega Roberto Calanca, uno dei promotori della mostra -. Era l’estate del 2016: non avremmo mai pensato di raggiungere questo risultato”.
Le varie tappe del percorso
La prima tappa è la casa del Signore: la Cattedrale. Qui saranno esposte creazioni di artisti di fama nazionale e internazionali, capitanati da Marcello Aversa, presepista napoletano che da tanti anni collabora con la Dioce- si di Carpi. “La natività tra innovazione e tradizione” è il titolo della mostra che si pone come una sorta di “Giro d’Italia tra i presepi”. Saranno infatti presenti contributi da parte di ogni regione, dal Trentino alla Campania, con nomi di spicco quali Cavalca, Bonechi, Dimitrov, oltre ad Aversa, ovviamente.
In Sala Duomo troverà collocazione un presepe con statue alte 40 centimetri, ciascuna munita di una didascalia. Obiettivo infatti è spiegare ai visitatori il ruolo e il significato di ogni personaggio del presepe, inteso come grande metafora di vita. Sempre in Sala Duomo saranno esposte le acquasantiere di Martuccio e preziosi presepi di Bonechi.
Nella Sala esposizioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in corso Cabassi e nella Torre dell’Uccelliera, spazio alla manualità con le opere di artisti locali, capitanati dal presepista carpigiano Romano Cornia.
Altro elemento di novità della terza edizione è la presenza dei presepi dentro la Chiesa del Cristo, riaperta di recente al culto. Saranno presenti 14 opere di artisti locali, facenti riferimento a Sandra Andreoli, del gruppo Arte in Movimento dell’Associazione Culturale Il Portico.
Secondo tradizione, ci sarà la mostra “diffusa” ospitata nelle attività del centro storico: “Gli esercenti hanno aderito con grande entusiasmo e sono sempre più numerosi: dai 100 presepi dello scorso anno, siamo passati ad oltre 120 presepi che saranno esposti nelle varie vetrine”.
Nei luoghi dove i presepi sono esposti sarà in distribuzione il volantino con una mappa per orientarsi lungo il percorso.