In concomitanza con la Giornata mondiale della gioventù, celebrata nelle singole Diocesi – dopo il grande evento di Panama a gennaio – sarà inaugurato sabato 13 aprile il Centro pastorale diocesano – Casa “Mario Gasparini Casari” a Sant’Antonio in Mercadello.
Alle 11.30, si terrà la benedizione dei locali impartita dal Vescovo Francesco Cavina. Sono invitati a partecipare – oltre naturalmente ai parrocchiani – in particolare i responsabili, referenti e membri delle aggregazioni laicali presenti in Diocesi. Nel pomeriggio, dalle 17, sono previste le attività della Gmg diocesana “Il primo passo per essere felici” sul tema generale della vocazione: ai lavori di gruppo, seguirà alle 19.15, in chiesa, la Liturgia Penitenziale presieduta dal Vescovo, con la testimonianza di monsignor Daniele Libanori, gesuita e Vescovo ausiliare di Roma. Si concluderà con la cena comunitaria per chi desidera trattenersi. “Finora la Diocesi di Carpi non ha avuto a disposizione uno spazio per tenere incontri e ritiri – spiega l’ingegner Marco Soglia, responsabile dell’Ufficio tecnico della Diocesi -. Così, dato che, a seguito del sisma del 2012, la struttura dell’ex asilo parrocchiale di Sant’Antonio doveva essere demolita, si è pensato di edificare un nuovo fabbricato capace di ospitare una cinquantina di posti letto, un refettorio con settanta posti a sedere, ed un grande salone polifunzionale. Un’attenzione particolare è stata rivolta allo studio degli spazi esterni, attrezzati per le attività all’aria aperta di gruppi e associazioni”. Scegliendo una località baricentrica nel territorio diocesano, il Centro si pone, dunque, al servizio di iniziative di spiritualità, educative, formative e culturali, organizzate da tutti le aggregazioni, tenendo conto delle esigenze legate alle diverse fasce d’età e proposte. Nella casa canonica, intitolata all’indimenticato parroco don Ivo Galavotti, risiede oggi una comunità di suore dell’istituto Apostole di Gesù Crocifisso, che collaboreranno con il Centro pastorale. Il progetto dell’edificio è stato curato dall’architetto Federica Gozzi e dal geometra Nicola Mistrorigo, mentre la ditta che ha eseguito i lavori è la Cogei Costruzioni di Bologna. L’importo complessivo dei lavori ed oneri accessori pari a circa 1.350.000 euro è stato finanziato parte dalla Regione Emilia-Romagna tramite il Mude (Modello unico digitale dell’edilizia), parte dalla Conferenza Episcopale Italiana con i fondi dell’8xmille e parte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.