Con l’individuazione dei nuovi RUP riprende l’attività dei cantieri. Il direttore Sandra Losi: “Assegnazione graduale e priorità agli interventi più urgenti”
L’Ufficio per il Patrimonio Immobiliare e l’Ufficio ricostruzione della Diocesi di Carpi stanno perfezionando le nomine dei nuovi RUP, ovvero dei tecnici chiamati ad esercitare il ruolo di Responsabili del Procedimento, per le istanze della ricostruzione del patrimonio diocesano. Si tratta di un primo passaggio indispensabile per poi procedere speditamente nell’attività della ricostruzione. É quanto fa sapere la Diocesi di Carpi, avvicinandosi ormai i dieci dal sisma del maggio 2012, per rispondere alle pressanti richieste di procedere al completamento del lungo e complesso processo di ricostruzione del patrimonio immobiliare con particolare attenzione alle chiese e agli immobili di particolare pregio storico e artistico. A questo scopo sono già stati individuati alcuni liberi professionisti: l’arch. Mauro Pifferi, con studio a Sassuolo, l’arch. Isabella Colarusso, con studio a Carpi, l’ing. Alberto Pelliciari e l’ing. Luca Capellari, entrambi con studio a Mirandola, l’ing. Antonio Boccamazzo, con studio a Carpi e l’ing. Beatrice Fonti con studio a Modena. Sono anche state stipulate apposite convenzioni con i Comuni di Carpi e di Novi di Modena affinché alcuni tecnici qualificati dei lori uffici possano esercitare il ruolo di Rup nelle istanze della Diocesi.
“L’assegnazione degli incarichi ai vari RUP – spiega l’architetto Sandra Losi, direttore dell’Ufficio diocesano per il Patrimonio Immobiliare – sta avvenendo gradualmente, per dar modo a ognuno di verificare lo stato dell’arte dell’istanza assegnata e organizzare al meglio il prosieguo dell’attività. Diversi sono gli stati di avanzamento delle istanze. Per alcune si tratta soltanto di completare la consegna della rendicontazione, fino ad ora non completata per nessun cantiere della Diocesi, per ottenere la liquidazione finale dei contributi assegnati. Per altre sono da avviare o completare gli interventi. In molti casi le istanze sono ancora in fase progettuale. Per altre, messe a piano dalla Regione nel corso dell’ultimo anno, la procedura deve essere avviata da capo”.
L’Ufficio Patrimonio Immobiliare ha progettato di articolare l’insieme della continuazione della ricostruzione nei diversi Comuni della Diocesi. Le istanze di ogni comune sono state classificate secondo diversi gradi di urgenze. In questo modo si intende partire in tutti gli ambiti territoriali della Diocesi iniziando dalle situazioni che richiedono interventi più urgenti. Il sistema messo in atto prevede anche che i RUP siano incaricati progressivamente affinché il loro lavoro avvenga ordinatamente e sotto adeguata supervisione della Diocesi di Carpi.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro plenario dei nuovi RUP con lo staff dell’Ufficio Patrimonio e gli altri Uffici Diocesani per il confronto e la condivisione, nelle linee generali, delle modalità operative nella conduzione dell’attività della ricostruzione.