La 14ª Giornata nazionale per la custodia del creato sarà celebrata nella Diocesi di Carpi domenica 29 settembre, alle 17.30, presso la chiesa di Santa Chiara, con una veglia di preghiera organizzata dall’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo, dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali e grazie, come ormai tradizione, all’ospitalità operosa delle Sorelle Clarisse. Sarà il momento conclusivo di ringraziamento delle iniziative legate, quest’anno, a “La Bellezza ritrovata” – ciclo di visite guidate al monastero restaurato -, ma anche un’occasione, visto il tema che ci unisce a tutta la Chiesa italiana, per conoscere e comprendere la realtà fragile e preziosa della biodiversità e lasciarci coinvolgere in uno sguardo di contemplazione – grati, ammirati e benedicenti, come Francesco d’Assisi – verso il creato, così vario e rigoglioso.
Da consumatori ad amministratori responsabili
La veglia di preghiera introdurrà una settimana densa di iniziative tra cui una mostra curata dalla commissione Laudato Si’ della parrocchia della Cattedrale di Carpi, nata nel marzo del 2018 per sensibilizzare le persone attraverso momenti di conoscenza, approfondimento e formazione, anche spirituale, collegati all’omonima lettera enciclica scritta da Papa Francesco nel 2015. “Dobbiamo riconoscerlo – scrive il Papa nel messaggio della Giornata per la custodia del creato 2018 – non abbiamo saputo custodire il creato con responsabilità. La situazione ambientale a livello globale, così come in molti luoghi specifici, non si può considerare soddisfacente. A ragione è emersa la necessità di una rinnovata e sana relazione tra l’umanità e il creato, la convinzione che solo una visione dell’uomo autentica e integrale ci permetterà di prenderci meglio cura del nostro pianeta a beneficio della presente e delle future generazioni”. Per noi cristiani la “Creazione” è il progetto dell’amore di Dio, in cui ogni creatura ha un valore e un significato (L.S. n. 76) e poiché la vita ci è stata donata abbiamo il dovere, come Sue creature, di spenderla bene (vedi la parabola dei talenti, Mt 25,15- 30). Ecco che la comunità cristiana ha il compito della formazione delle coscienze (L.S. n. 214) in quanto “la questione ecologica è un sintomo, la sostanza è un’emergenza antropologica” (U. Sartorio, Tutto è connesso, Ed. EMI, p.26) Papa Francesco, nel suo scritto, evidenzia due criticità: la prima è una “resistenza” al cambiamento nell’adulto di oggi (L.S. n. 162) e la seconda è che siamo imbrigliati dal relativismo pratico (L.S. n. 122-123). Da qui è nata l’idea dell’incontro con Giulio Allesina, in programma martedì 1° ottobre alle 20.30 in sala Duomo, “Resistenza al cambiamento: perché è così difficile costruire un futuro sostenibile?”. La stessa “Laudato Si’” ricorda che “siamo chiamati a diventare gli strumenti di Dio Padre, perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo e risponda al suo progetto di pace bellezza e pienezza” (n.53). “Biodiversità” è il tema di quest’anno, se ne sente parlare spesso, ma non sempre in modo competente, per questo abbiamo invitato Daniela Rustichelli, referente Lipu di Carpi, affinché ci spieghi cos’è e perché è così importante proteggerla. Papa Francesco sottolinea, in modo particolare, che non c’è percezione che “il grido della terra è il grido dei poveri e viceversa, in quanto tutto è connesso” (L.S. n. 49 e 56) perciò, per acquisirne consapevolezza, abbiamo organizzato, in collaborazione con La Bottega del Sole e Porta Aperta – Recuperandia, dei laboratori per adulti e bambini: sarebbe bello vedere, infatti, coinvolte famiglie disposte a mettersi in gioco! Come ha detto Tomás Insua, direttore esecutivo del Movimento cattolico mondiale per il clima Cambiare rotta: “il futuro è oggi e solo agendo insieme, alla luce della nostra Chiesa e dello Spirito Santo, andremo avanti”.
Brunetta Salvarani,
Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo Federica Marampon, Commissione Laudato Si’ Parrocchia della Cattedrale