Nei giorni scorsi è stata data comunicazione ufficiale all’ingegner Marco Soglia, il tecnico incaricato dalla Diocesi per la ricostruzione, che la Soprintendenza della Regione guidata dall’architetto Gianna Gaudini ha approvato il progetto esecutivo per la risistemazione e il miglioramento sismico del Palazzo Vescovile. “Siamo soddisfatti – commenta Marco Soglia -, finalmente potremo iniziare a lavorare. La gara d’appalto è prevista entro fine mese, i lavori inizieranno entro luglio. La durata prevista è di 400 giorni, l’importo lavori è di 2 milioni e 300 mila euro più iva che si sommano ai 200 mila più iva già erogati per la messa in sicurezza”.
Per la Cattedrale si attende con fiducia l’approvazione, a breve, del progetto.
I danni complessivi che riguardano soltanto le chiese ammontano a 80 milioni di euro. Al momento la situazione è questa: sette chiese sono state restaurate e riaperte con finanziamento regionale (San Zenone a Rolo, Santa Maria Bianca di Vallalta di Concordia sulla Secchia, San Bernardino da Siena a Carpi, Sant’Agata a Cibeno di Carpi, Santa Croce di Carpi, San Pietro in Vincoli a Limidi di Soliera e Sant’Antonio in Mercadello di Novi di Modena).
Come ricorda Marco Soglia, sono stati finanziati 31 progetti per il recupero delle chiese di cui 30 già presentati in Regione per l’approvazione; ad essi vanno aggiunti i progetti per il monastero delle Clarisse e il Seminario Vescovile.
La Regione ha promesso il finanziamento di 11 chiese ma non ha ancora emesso l’ordinanza di assegnazione fondi; due le chiese che hanno ricevuto un finanziamento parziale per iniziare i lavori: il Duomo di Mirandola e la chiesa di San Pietro Apostolo a Fossa di Concordia sulla Secchia.
A tutto questo vanno aggiunte le numerose case canoniche danneggiate dal sisma i cui progetti sono stati consegnati in Regione. Tranne quella di San Martino Spino e San Possidonio dove i lavori sono cominciati perché finanziati, per le altre l’ingegner Soglia resta in attesa dell’approvazione dei progetti.