In occasione dell’Anno della Fede dal 23 al 31 ottobre si tiene il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa presieduto dal Vescovo monsignor Francesco Cavina. Dopo la visita alla tomba di San Pietro a settembre, è ora la volta dei luoghi che per primi hanno visto la presenza di Gesù, il Salvatore, e di Maria, sua madre, come si legge nella nota della Congregazione per la dottrina della fede che incoraggia i pellegrinaggi in Terra Santa nello speciale anno indetto da Benedetto XVI. Quarantacinque i partecipanti della diocesi di Carpi, che si sono preparati con tre incontri in cui sono state fornite informazioni sull’iniziativa stessa e sulla storia antica e moderna di Israele. “L’itinerario – spiega il vicario generale della diocesi, don Carlo Malavasi – sarà quello classico, con una prima sosta in Galilea, a Nazareth e sul lago di Tiberiade, una seconda a Betlemme, per giungere infine a Gerusalemme. Un percorso che permetterà di incontrare il Signore Gesù andando alle origini della nostra fede, proprio nella terra dove Dio decise di ‘piantare la sua tenda’”. Nel programma sono inoltre previsti tre momenti di incontro per conoscere meglio la realtà locale, con particolare riferimento alle famiglie e al mondo del lavoro. “Sono venuto come pellegrino di pace – ha affermato Benedetto XVI nel 2009 in occasione del suo viaggio in Terra Santa -. Il pellegrinaggio è un elemento essenziale di molte religioni. Lo è anche dell’islam, della religione ebraica, del cristianesimo. E’ anche l’immagine della nostra esistenza, che è un camminare in avanti, verso Dio e così verso la comunione dell’umanità. Sono venuto come pellegrino e spero che molti seguano queste tracce e così incoraggino l’unità dei popoli di questa Terra Santa e diventino a loro volta messaggeri di pace”.