‘LA VOCE DELL’ALTRO’

La Caritas ricerca volontari

La Voce dell’Altro è un percorso di alfabetizzazione alla lingua italiana per bambini e ragazzi stranieri.
Il progetto è nato da una proposta della Caritas Diocesana di Carpi che ha percepito il bisogno di aiutare i ragazzi stranieri ad inserirsi maggiormente nella società carpigiana.
Dall’incontro e dal confronto con i servizi pubblici del territorio è nata l’esigenza di presentare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi il progetto, che è stato finanziato con i seguenti obiettivi:
‘ Aiutare i bambini stranieri a superare la barriere linguistiche e psicologiche per arrivare ad un’integrazione intesa come occasione di crescita per sé e per gli altri.
‘ Valorizzare la cultura d’origine dei bambini stranieri attraverso l’ascolto e la comprensione dei loro vissuti interni;
‘ Facilitare la comprensione e la produzione scritta e orale della lingua italiana in tutti suoi aspetti ( fonologia, semantica, morfo-sintassi );
Il bambino arrivato da poco tempo in Italia, al momento del suo inserimento nella nuova scuola, si deve impegnare in uno sforzo enorme di adattamento e di apprendimento.

Proprio per questo la presenza di bambini stranieri richiede un atteggiamento di ascolto e di intervento culturale adeguato. E’ necessario utilizzare strategie rivolte a favorire un clima di fiducia e di cooperazione per ottenere una significativa relazione interpersonale ed empatica.
Gli strumenti utilizzati sono: materiale iconografico, disegni, immagini e oggetti strutturati; esercizi vocali per l’assimilazione dei suoni; libri e schede con esercizi di completamento e di collegamento tra parole; lettura di storie per favorire la comprensione del testo; dialogo, ascolto e narrazione per valorizzare entrambe le culture.
Con i volontari si instaurano bellissimi rapporti che, spesso, vanno oltre l’insegnamento della lingua italiana: è percepito come un luogo in cui incontrare persone amiche che si prestano gratuitamente a stare accanto a chi ha difficoltà nella lingua, ma non solo.
Si è constatato che i ragazzi hanno bisogno di continuità nell’intervento, di fiducia e di individualità. I risultati migliori si ottengono con il rapporto 1 a 1. La presenza dei volontari è un elemento importantissimo che permette di dare qualità alla relazione adulto/bambino. C’è un gran bisogno di sentirsi affiancati e aiutati da persone che diventano un punto di riferimento importante, anche al di là della lingua.