Una buona notizia per la comunità di Sant’Antonio in Mercadello: nei giorni scorsi è stato approvato il progetto che prevede la demolizione di due fabbricati fortemente danneggiati dal sisma – l’ex asilo e il grande teatrino -salone – per poi ricostruire con volumi semplici, secondo una diversa disposizione planimetrica. Il risultato sarà una immagine forte e completamente nuova del Centro pastorale diocesano dedicato alla memoria di Mario Gasparini Casari. L’inizio dei lavori è previsto nei primi mesi del 2016.
“A Sant’Antonio in Mercadello la Diocesi non ha uno spazio per fare incontri, ritiri, così, siccome la struttura dell’ex asilo doveva essere demolita, si è pensato di creare una struttura con una cinquantina di posti letto e un refettorio con almeno altrettanti posti a sedere – spiega don Massimo Dotti, legale rappresentante della parrocchia -. A ciò va aggiunto un grande salone polifunzionale, adattabile a diverse esigenze. La Casa d’accoglienza abbiamo voluto dedicarla a Mario Gasparini Casari, mentre la Casa della carità è in memoria di don Ivo Galavotti: un laico e un parroco che hanno collaborato insieme e che insieme, al servizio della Diocesi, sono stati determinanti per la vita di Sant’Antonio in Mercadello. Il nostro obiettivo era e rimane tenere viva una parrocchia che parte dalla carità, dall’attenzione agli ultimi”.
L’ingegnere Marco Soglia, responsabile diocesano per la ricostruzione, sottolinea che nel progetto, curato dall’architetto Federica Gozzi e dal geometra Nicola Mistrorigo, un’attenzione particolare è stata rivolta alle zone esterne, attrezzate e differenziate per ospitare le attività all’aria aperta dei vari gruppi: scout, movimenti, famiglie…
“La nuova struttura – osserva Marco Soglia – sarà adeguata alle esigenze attuali, ampliando le precedenti possibilità e migliorando la qualità degli spazi, l’organizzazione e facilitando la gestione”.
A conferma dell’importanza dell’intervento per l’intera comunità, le parole del sindaco di Novi di Modena, Luisa Turci. “L’intervento di recupero proposto dalla Diocesi di Carpi ha un grande valore per le persone e per il territorio di Sant’Antonio in Mercadello. Creando nuove possibilità e servizi per coloro che ne potranno usufruire consentirà, allo stesso tempo, di riqualificare il territorio della frazione grazie a una struttura nuova, moderna e a basso impatto ambientale”.