Presentata la nuova pubblicazione rivolta ai bambini e il concorso

Mamma Nina’ a fumetti

La vita della Venerabile Mamma Nina Saltini incontra nuovi linguaggi. Una pubblicazione a fumetti dal titolo ‘Nina, storia di una mamma che si fidava di Gesù’ sarà infatti distribuita nei prossimi giorni alle scuole primarie e secondarie inferiori carpigiane per diffondere la conoscenza di questa figura.
I destinatari, ragazzi dagli 8 ai 14 anni, saranno poi chiamati a rielaborare ciò che hanno compreso in un concorso attraverso il quale, con opere personali ‘ ammesso ogni linguaggio artistico e letterario ‘ faranno in modo che le diverse sfaccettature della vita di Mamma Nina possano riemergere sotto nuove chiavi di lettura. Quelle di chi non l’ha mai incontrata, ma che può ancora lasciarsi toccare dalla vicenda e dalle scelte ‘ complicate e controcorrente – di Mariannina Saltini. ‘Molti passaggi della sua vita non sono semplici ‘ precisa anche Maria Rosa Bolla, insegnante che ha curato la stesura della storia, insieme a Margherita Baschieri ‘ e bisogna fare attenzione a non rischiare una lettura superficiale. Vivere di Provvidenza ‘ chiarisce ‘ non è certo un concetto comprensibile per i ragazzi di oggi’. Eppure, questa pubblicazione era più che mai necessaria, e ‘anche suor Anna sognava da tempo qualcosa per i bambini’, spiega Mamma Teresa Pelliccioni, direttrice della Fondazione Casa della Divina Provvidenza. Entusiasta mentre, con la consueta passione e precisione nei dettagli, racconta la vicenda di Mamma Nina.
Il fumetto è creato da Paolo Vanzini, disegnatore per passione: con un tratto semplice ha trasportato nelle sue vignette tutta la ricchezza di una vita e tra una striscia e l’altra è collocata una biografia adatta ai ragazzi. ‘Un’elaborazione lunga un anno ‘ spiega ‘ perché è difficile raccontare questa storia, estremamente adulta in alcune parti, quasi incomprensibile per dei bambini’. Hanno aiutato alcuni accorgimenti: la presenza di un diavoletto ad esempio, è metafora della superficialità e della cattiveria che, anche annidate dentro persone che amavano Mamma Nina, erano di ostacolo al progetto di Dio. ‘Un prodotto frutto di molte mani’, prosegue il disegnatore, una bella occasione insomma per riappropriarsi di questa storia nel dialogo tra persone anche molto diverse tra loro.
‘Più passa il tempo e più la figura di Mamma Nina rischia di sbiadirsi’, è il timore di Roberto Cigarini, membro del comitato per le celebrazioni del 50° anniversario della morte. Questo motiva le moltissime iniziative in programma fino a fine 2008, che ‘non sono fini a se stesse ma volte a ri-comunicare Mamma Nina, a tutti’, aggiunge Tonino Zanoli anche lui nel comitato. Perché la memoria non si perda, anzi acquisti nuova luce con il contributo delle nuove generazioni.