Domenica 22 ottobre, in via Posta 55, alle 9, Santa Messa presieduta dal Vescovo Francesco Cavina e alle 10, inaugurazione e intitolazione della casa parrocchiale al Beato Piergiorgio Frassati.
In concomitanza con l’apertura dell’anno scout, domenica 22 ottobre si inaugurerà la casa parrocchiale in via Posta 55 a Mirandola, uscita rinnovata dai recenti lavori di ristrutturazione. Uno spazio di vitale importanza per la comunità, ed in particolare per lo svolgimento delle attività giovanili: ospita, infatti, già da prima del terremoto del 2012, le sedi del gruppo Agesci Mirandola 2, accoglie provvisoriamente in alcuni ambienti le unità del Mirandola 1, mentre in altri si tengono le lezioni del catechismo. “La casa – spiega il parroco don Flavio Segalina – è uscita dal terremoto senza danni, tant’è che ha continuato ad essere, per così dire, abitata. Tuttavia, attendeva da anni un intervento di ammodernamento, sia dal punto di vista della sicurezza che della funzionalità”. Si è così deciso di procedere in questa direzione: il geometra Stefano Gobbi ha curato il progetto, mentre lo Studio Benatti ha svolto l’analisi strutturale e ha progettato il miglioramento sismico, in ottemperanza alle normative vigenti. All’impresa Maffei Ing. Giuliano l’incarico di eseguire i lavori come capofila e unica ditta responsabile. Tre, in estrema sintesi, gli interventi compiuti. “Si è ristrutturato l’interno, migliorando la distribuzione dei locali e ricavando nuovi servizi igienici – spiega il parroco -. Si è proceduto ad un risanamento globale, in particolare con il prosciugamento di umidità e muffe, e al rifacimento degli intonaci. Dal punto di vista del miglioramento sismico, poi, sono state introdotte strutture di incatenamento su tutti i piani, legando il tetto e rendendo ogni parte dello stabile solidale con il resto”. La parrocchia, inoltre, ha deciso di sfruttare l’occasione della ristrutturazione per intervenire sulla funzionalità per quanto riguarda gli impianti, puntando sul contenimento energetico, e per rendere l’edificio esteticamente più bello. A circa 300 mila euro ammonta il costo complessivo dell’intervento, come sottolinea don Segalina, “intera- mente finanziato dai contributi provenienti dalla Diocesi di Carpi, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e dal Fondo delle libere donazioni ricevute dalla parrocchia nel periodo dell’immediato post terremoto”. Da sottolineare, infine, è l’intitolazione della casa al Beato Piergiorgio Frassati, scelta motivata in rapporto agli “utenti” di questi spazi rinnovati, ovvero ragazzi e giovani. “E’ una fi gura di santità molto vicina al nostro contesto culturale – osserva il parroco -. Una santità vissuta nell’ordinarietà di un’esistenza breve, solo ventiquattro anni, ma declinata in una straordinaria testimonianza di fede nell’impegno politico, nell’associazionismo cattolico, nella sollecitudine verso gli ultimi, nelle relazioni con gli amici e persino nel legame profondo con la montagna. Nel Beato Piergiorgio troviamo tutto questo e molto altro. Ecco allora che l’intitolazione a lui – conclude – vuole essere stimolo a scoprire questo santo e, nello stesso tempo, intende proporlo come modello ‘percorribile’ ai nostri ragazzi”.