Domenica 5 maggio 2019 riapertura Chiesa di Sant’Ignazio e Museo Diocesano
ORE 11.00 SANTA MESSA SOLENNE presso Aula Liturgica di Quartirolo celebrata da S.E. Card. Gualtiero Bassetti Arcivescovo di Perugia e Presidente Conferenza Episcopale Italiana
ORE 14.30 CERIMONIA DI RIAPERTURA di Sant’Ignazio e del Museo Diocesano d’Arte Sacra «Cardinale Rodolfo Pio di Savoia» dopo i lavori di ripristino post-terremoto con la presenza di S.E. Card. Gualtiero Bassetti
ore 16.00/19.00 apertura al pubblico
A distanza esatta di undici anni dalla sua inaugurazione, domenica 5 maggio riaprirà il Museo diocesano di arte sacra “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia” che ha sede nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Carpi. Alla cerimonia, che si terrà alle 14.30, interverranno il Vescovo Francesco Cavina e il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Per l’occasione, l’orario di visita si protrarrà fino alle 19. Questa seconda “inaugurazione” si è resa possibile dopo che la chiesa di Sant’Ignazio è stata sottoposta ad un intervento di restauro e miglioramento sismico a seguito del terremoto del 2012. I lavori hanno ripristinato non solo la monumentale bellezza degli spazi, ma anche il “progetto di allestimento” su cui si è costituito, fin dal suo sorgere, il Museo diocesano: la chiesa di Sant’Ignazio si presenta così nella sua integrità con il proprio arredo di manufatti e di tele d’altare, da leggersi nell’insieme come una sorta di “museo di se stessa”, a cui si unisce un percorso espositivo che si estende nelle due ex sacrestie. L’intitolazione a Rodolfo Pio di Savoia (1500-1564) intende, da sempre, valorizzare una figura tuttora immeritatamente poco conosciuta: nativo di Carpi, figlio di Leonello, fratello minore di Alberto III, signore della città, il cardinale fu diplomatico, letterato, umanista, collezionista d’arte sul modello dello zio principe. Personalità di spicco nella Chiesa Romana del tempo e raffi nato mecenate, la sua tomba si trova nella cappella di famiglia presso la chiesa di Trinità dei Monti nella capitale. Il progetto architettonico e di restauro è stato redatto dallo studio Arké di Modena, in particolare dall’architetto Anna Allesina – a cui era in capo la direzione lavori e quella generale – e dall’architetto Alessandra Ontani. I lavori sono stati eseguiti principalmente dalla Cooperativa Edile Artigiana di Parma in RTI (raggruppamento temporaneo di imprese) con la ditta Leonardo srl. L’importo complessivo dei lavori da progetto esecutivo, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, ammonta a poco più di 829 mila euro.