Tra le categorie più colpite dal Covid molto spesso ci si dimentica degli adolescenti. È vero che i giovani raramente hanno complicazioni quando sono colpiti dal virus ma è altrettanto vero che un’intera generazione è costretta da più di un anno a rinunciare alla vita sociale con i coetanei, allo sport e alle esperienze di volontariato. Disagi che si estendono anche in ambito scolastico, dove il prolungarsi della didattica a distanza (Dad) non fa che amplificare le disuguaglianze e lasciare migliaia di adolescenti in situazioni dannose per il loro presente e il loro futuro.
Proprio per questi motivi le Diocesi di Modena e Carpi hanno deciso di presentare “Or-A-Studio-Insieme”, progetto di supporto educativo-relazionale e accompagnamento allo studio degli adolescenti in oratorio. “Alcune settimane fa l’Ufficio scuola dell’Emilia Romagna si rivolse ai vescovi della regione chiedendo un aiuto”, aveva scritto il vescovo Erio Castellucci, nella lettera dello scorso 16 febbraio, a sacerdoti, diaconi e operatori pastorali delle Diocesi di Modena-Nonantola e Carpi. “Molti studenti delle superiori – si calcola a livello nazionale che siano almeno un quarto del totale – non stanno seguendo adeguatamente le lezioni da casa: o perché non hanno la possibilità di connettersi, per mancanza della rete o del computer, o perché le possibilità di connettersi in casa sono già utilizzate da altri familiari (fratelli, genitori in smart working) o perché, semplicemente, non hanno trovato la spinta e la motivazione per impegnarsi”. Da qui l’idea di un coinvolgimento delle parrocchie che avrebbero potuto mettere a disposizione spazi ed educatori volontari, fornire un aiuto pomeridiano negli studi per ridurre le lacune accumulate o, in caso di un protrarsi della Dad, ospitare quei ragazzi che non riescono a collegarsi da casa. Dall’esortazione del Vescovo è nato il progetto “Or-A-Studio-Insieme”, redatto dai Servizi di pastorale giovanile di Modena e Carpi, ai quali non sfugge la drammaticità di una situazione che comporta problemi nell’apprendimento e “preoccupanti situazioni di ‘ritiro sociale’, con episodi crescenti di aggressività agita”.
Tutte le parrocchie delle due Diocesi potranno mettere in campo uno o più progetti avendo alcuni focus principali: l’accompagnamento allo studio e il supporto educativo-relazionale; la messa a disposizione di spazi e tecnologie in caso di Dad; la collaborazione di volontari maggiorenni, insegnanti ed educatori; il supporto nella preparazione dell’esame di maturità; il coinvolgimento degli stessi adolescenti in azioni di aiuto reciproco. Il tutto, ovviamente, rispettando le norme previste dalle normative anti-Covid. Le parrocchie che vogliono aderire al progetto dovranno compilare un modulo e inviare la richiesta tramite mail con conferma di ricezione all’indirizzo delle rispettive pastorali giovanili entro il 12 aprile 2021, a firma del parroco. Le richieste giunte dopo i termini fissati e non complete di quanto previsto non saranno valutate.
È previsto un contributo economico per la manutenzione dei locali, i servizi di pulizia e igienizzazione, le utenze di acqua, luce, gas e connessione o l’acquisto di apparecchi tecnologici funzionali al progetto. Possono rientrare nella richiesta di rimborso anche le spese per educatori retribuiti a collaborazione, assunti a vario titolo o impegnati nell’ambito di una collaborazione con enti del terzo settore. Il 18 aprile saranno comunicati i contributi stanziati e le parrocchie potranno poi dedicarsi alle fasi più concrete: raccolta delle disponibilità fra i volontari, adeguamenti degli spazi, attivazione di collaborazioni e pubblicizzazione del servizio. Dal 26 aprile (data indicativa e non vincolante) fino alla conclusione degli esami di maturità sarà invece il tempo in cui “Or-A-Studio-Insieme” entrerà nel vivo.