Il 20 maggio, in Cattedrale la Chiesa di Carpi ha festeggiato la solennità di San Bernardino da Siena, patrono della città e della Diocesi. A presiedere la concelebrazione il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, alla presenza di monsignor Erio Castellucci, vescovo di Carpi e arcivescovo di Modena-Nonantola, di monsignor Lino Pizzi, vescovo emerito di Forlì, di numerosi presbiteri concelebranti. Molto sentita e partecipata la celebrazione in onore di San Bernardino da Siena è inserita in un ampio programma che comprende nella giornata di domani la festa dei giovani e il concerto per la pace a favore dei profughi ucraini in Cattedrale. Il Cardinale Bassetti, nell’omelia parlando a braccio ha ricordato l’insensatezza della guerra che si sta combattendo in Ucraina e ha invocato l’intercessione di San Bernardino da Siena affinché possa terminare al più presto. In conclusione dell’omelia ha ricordato che “è questa per me l’ultima visita che faccio in una Diocesi italiana da presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Vi ringrazio per l’accoglienza e vi chiedo di pregare per la assemblea generale della CEI, che avrà luogo la settimana prossima a Roma”. Al termine della celebrazione i ringraziamenti al Cardinale Bassetti da parte del vescovo Erio con espressioni di apprezzamento per il suo operato come Presidente dei Vescovi italiani e per l’esemplare testimonianza di grande saggezza e pazienza. Parole che hanno suscitato un lungo applauso da parte di tutti i presenti. Sul sagrato della Cattedrale la festa è proseguita con i canto del Faith Gospel Choir, applaudito anche dal cardinale Bassetti che ha preso la parola complimentandosi ed esortando a continuare a dare lode al Signore con il canto.
L’omelia del Cardinale Gualtiero Bassetti
Caro fratello vescovo Erio, caro vescovo Lino, carissimo mons. Ermenegildo, sacerdoti, diaconi, consacrati, popolo santo di Dio. Un cordiale ossequio alle autorità civili e militari, e i rappresentanti del Tavolo diocesano per l’animazione culturale San Bernardino da Siena, promotore degli eventi nella festa del santo patrono.
È per me motivo di gioia essere con voi in occasione delle celebrazioni per la festa di Bernardino da Siena, e ricordare i dieci anni del sisma del 20-29 maggio 2012, che nella vostra terra ha causato tanti danni materiali, provocando ferite profonde nella compagine sociale, rovinando chiese, palazzi e aziende. Grazie a Dio, pian piano, siete riusciti a tornare alla normalità, riprendendo la vita di sempre con impegno e sagacia. Ricordiamo stasera anche la drammatica esperienza che queste terre, come tante in Italia, hanno subito a causa della pandemia da Covid-19. Preghiamo per i tanti morti, perché il Signore li abbia nella sua pace.
La straordinaria figura di san Bernardino da Siena o, sarebbe meglio dire, da Massa Marittima, dov’è effettivamente nato, mi è familiare, non solo perché a Massa Marittima, dove sono stato vescovo vi è ancora grande devozione, ma anche perché san Bernardino è assai conosciuto anche tra il popolo perugino, che ancora lo ricorda quale indomito predicatore, evangelizzatore, fustigatore dei cattivi costumi e paciere formidabile, in una città come Perugia, dove nel medio evo le fazioni cittadine si affrontavano con grande ferocia. Bernardino ha attraversato mezza Italia, predicando e favorendo opere sociali per alleviare la povertà della gran parte della popolazione di allora. È un santo che ci richiama dunque non solo alla ricerca della verità, ma anche della carità. Bernardino ritorna da noi e portaci la tua pace. Così lo descriveva san Giovanni Paolo II: “Bernardino, uomo riuscito e religioso esemplare, resta nella storia della cristianità soprattutto come apostolo. Predicatore itinerante come Cristo, come gli apostoli, egli fece del pulpito la sua cattedra. Egli fu il più grande predicatore popolare dell’epoca, tanto che il Quattrocento fu definito “il secolo di San Bernardino”. In molte parti dell’Italia centrale e settentrionale sorgono altari, oratori, templi, eretti in memoria delle sue predicazioni e dei suoi miracoli. Ammirato dai semplici come dai dotti, dai magistrati come dagli uomini di Chiesa, Bernardino fu richiesto come vescovo a Siena, a Ferrara, ad Urbino. Egli rifiutò sempre, per mantenere la libertà di portare la sua parola ovunque ne fosse richiesto, essendo intimamente convinto di aver ricevuto da Dio la chiamata a questo ministero, e non ad altro.…..”.
Il lezionario di questa santa Messa ci permette di compiere alcune riflessioni.
La lettura dalla Prima lettera di san Paolo ai Corinzi illustra il grande impegno e l’entusiasmo con il quale l’Apostolo annunciava il Vangelo di Cristo, facendosi servo e debole per incontrare tutti gli uomini, in particolare i Gentili, cioè i pagani ai quali si rivolgeva. Ci potremmo chiedere se anche noi sentiamo l’urgenza per quello che Paolo definisce «il dovere di predicare il Vangelo», cioè la necessità di donare agli altri la gioia dell’incontro che abbiamo fatto con Cristo; certamente, san Berardino ha condiviso la stessa ansia missionaria che ha portato l’Apostolo Paolo fino a Roma.
Come ho già detto, la predicazione di Bernardino non aveva un contenuto esclusivamente religioso o spirituale, ma era segnata anche da una forte impostazione civica: annunciando la Parola del Signore i nemici si riconciliavano, si costruivano reti di comunione, venivano denunciate le ingiustizie e cercato il bene comune. La società migliorava, grazie alla forza del Vangelo e alla conversione degli animi a Cristo.
In una intervista pubblicata sul quotidiano Avvenire sostenevo proprio che «i cattolici non possono rinunciare a “sporcarsi le mani”, come dice il Papa, e non devono chiudersi nelle sagrestie abdicando alla missione propria del laicato di costruire nel “secolo” le basi di un nuovo umanesimo». E proprio ieri, a Perugia, si è tenuto un convegno internazionale di studi sul sindaco santo, Giorgio La Pira: dalla sua vita di cristiano e di uomo impegnato nel civile abbiamo avuto conferma che il cristianesimo è vivo, e ha la forza di liberare l’uomo. Certo, quello che un Giorgio La Pira o un Bernardino da Siena hanno compiuto non si si improvvisa! Alle spalle del predicatore francescano c’era la sua fraternità, quella dei Frati del Poverello d’Assisi; c’erano anni di studio e di formazione, e c’erano soprattutto la fede e l’amore per il Signore e per il suo santo Nome.
Le altre letture della celebrazione odierna puntano, infatti, sul nome di Gesù, a cui Bernardino era tanto devoto. Dal libro degli Atti degli Apostoli apprendiamo che la Chiesa delle origini poteva compiere segni e guarigioni non perché agiva, potremmo dire, “per virtù proprie”, ma perché confidava «nel nome di Gesù Cristo il Nazareno».
Anche oggi, carissimi fratelli e sorelle, dobbiamo domandarci quale sarà il futuro della nostra Chiesa. Di fronte alle difficoltà che non mancano potremo evitare ogni forma di scoraggiamento solo se avremo la consapevolezza che è il Signore a guidare la sua Chiesa. Pensiamo alla pandemia: nella stessa intervista di ieri ad Avvenire commentavo che questo flagello «dal punto di vista ecclesiale, ha sconvolto la vita comunitaria». Ma non dobbiamo avere timore. Pietro, nella pagina che abbiamo appena ascoltato, dice che tutto sembrava finire quando la pietra – cioè, Gesù – era stata buttata via, crocifissa, sepolta: invece, ecco che «la pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo».
Allo stesso modo, il brano del vangelo secondo Giovanni ci esorta a rivolgerci al Padre con fiducia, nel nome del Figlio: «qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò».
Il Padre stesso ci assicura che dopo la glorificazione del Figlio compirà nel suo nome opere grandi, anzi, ancora più grandi di quelle da lui compiute. E queste saranno l’opera di chi crede in lui: «chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi». Quanta fiducia ci viene da questa promessa, e quanta responsabilità! Il Padre, nella sua onnipotenza, decide di agire tramite i cristiani, grazie alla fede che questi ripongono nel suo Figlio. Comprendiamo, allora, che ai nostri problemi non ci sono soluzioni immediate o “magiche”: siamo noi, i discepoli del Signore, che – con l’aiuto dello Spirito Santo – possiamo cercare soluzioni e metterle in pratica.
Il cammino sinodale delle nostre Chiese, e qui devo ringraziare il vostro arcivescovo Erio, un vero testimone del sinodo, ne è la riprova, e grazie al confronto, all’ascolto e alla preghiera, vuole trovare il modo perché le nostre comunità siano sempre più vive e capaci di annunciare Cristo Risorto.
Carissimi, è questa per me l’ultima visita che faccio in una Diocesi italiana da presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Vi ringrazio per l’accoglienza e vi chiedo di pregare per la assemblea generale della CEI, che avrà luogo la settimana prossima a Roma.
Ci affidiamo con fiducia alla Santa Vergine, a san Bernardino da Siena, e a tutti i santi della vostra Chiesa di Carpi, perché coloro che già contemplano il volto di Dio ci assistano nel nostro cammino e ci aiutino a rinnovare la Chiesa e a costruire una società nuova perché se noi crediamo Dio ha la possibilità di fare nuove tutte le cose.
Nella solennità di San Bernardino da Siena, Patrono della Città e Diocesi di Carpi, venerdì 20 maggio, alle 20.30, in Cattedrale, Santa Messa presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. La processione con il reliquiario del Santo giovedì 19 maggio, vigilia della festa.
Venerdì 20 maggio la Città e la Diocesi di Carpi festeggiano il Patrono San Bernardino da Siena. Due sono le celebrazioni previste.
La tradizionale processione con il busto reliquiario del Santo si terrà nella vigilia della festa, giovedì 19 maggio. Alle ore 17, nella chiesa di San Bernardino da Siena, recita dei Primi Vespri della solennità e, a seguire, processione con il reliquario verso la Cattedrale.
Venerdì 20 maggio, alle ore 20.30, in Cattedrale, la Santa Messa sarà presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Saranno presenti le autorità civili e militari, i rappresentanti del Tavolo diocesano animazione culturale San Bernardino da Siena, promotore degli eventi nella festa del Patrono, e delle diverse realtà cittadine.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta alle ore 20.30 su TVQUI (canale 17 ddt o in streaming www.tvqui.it).
Sua Eminenza Rev.ma Cardinale Gualtiero Bassetti
Fiorentino di origine, monsignor Gualtiero Bassetti è arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve dal 2009. Creato cardinale nel 2014 da Papa Francesco, dallo stesso Pontefice ha ricevuto la nomina a presidente della Conferenza Episcopale Italiana nel 2017.
Nel maggio 2018 monsignor Bassetti è stato a Carpi, dove è intervenuto all’inaugurazione del Museo diocesano nella chiesa di Sant’Ignazio, restaurata a seguito del sisma del 2012. Ha presieduto inoltre la celebrazione a Quartirolo per la professione solenne di suor Elena Balducci, clarissa del monastero di Carpi, giovane religiosa “figlia” della Chiesa di Perugia.
Anche in occasione della festa di San Bernardino di quest’anno, il cardinale Bassetti farà visita al monastero delle Clarisse, tramite il quale mantiene un legame di vicinanza e di comunione con la Diocesi di Carpi.
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LITURGIA DELLE ORE
SAN BERNARDINO DA SIENA, SACERDOTE
festa
Ufficio delle letture
O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Amen. Alleluia.
INNO
Tutto a Dio dedicando se stesso
rinunciò alle grandezze del mondo:
trascinato da mistico impulso
abbracciò la serafica vita.
Con costanza di fede e d’amore
ripercorse il cammino del padre,
predicando il santissimo Nome
di Gesù, Salvatore del mondo.
Invocando il dolcissimo Nome
sanò infermi e sconfisse ogni male;
riportò alla luce e alla fede
chi viveva nell’ombra di morte.
Dona, o santo, anche a noi di onorare
nella vita il soavissimo Nome:
con le labbra e col cuore chiamarlo
nel momento del nostro passaggio.
Trinità sempiterna e beata,
a Te salga la gloria e l’onore:
con sovrana larghezza tu premi
i tuoi servi nel Regno dei cieli. Amen.
1 Ant. Se uno vuol essere il primo,
sia l’ultimo e il servo di tutti, alleluia.
SALMO 20, 2-8. 14
Signore, il re gioisce della tua potenza, *
quanto esulta per la tua salvezza!
Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non hai respinto il voto delle sue labbra.
Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.
Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa, *
lunghi giorni in eterno, senza fine.
Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;
lo fai oggetto di benedizione per sempre, *
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Perché il re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso.
Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo inni alla tua potenza.
Gloria
1 Ant. Se uno vuol essere il primo,
sia l’ultimo e il servo di tutti, alleluia.
2 Ant. Quando apparirà il Pastore supremo,
sarete incoronati di gloria immortale, alleluia.
SALMO 91
I (1-9)
È bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull’arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l’opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L’uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:
se i peccatori germogliano come l’erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.
Gloria
2 Ant. Quando apparirà il Pastore supremo,
sarete incoronati di gloria immortale, alleluia.
3 Ant. Servo buono e fedele,
entra nella gioia del tuo Signore, alleluia.
II (10-16)
Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.
Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.
I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.
Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.
Gloria
3 Ant. Servo buono e fedele,
entra nella gioia del tuo Signore, alleluia.
℣ Ascolterai dalla mia bocca la parola alleluia,
℞ e la trasmetterai ai tuoi fratelli alleluia.
PRIMA LETTURA Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo 2, 6-10. 12
Camminate in Cristo abbondando nell’azione di grazie
Camminate nel Signore Gesù Cristo, come l’avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell’azione di grazie.
Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà.
Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
RESPONSORIO a 4, 12; Sal 21,23
℞ In nessun altro nome c’è salvezza; non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, * nel quale è stabilito che possiamo essere salvati, alleluia.
℣ Ti loderò in mezzo all’assemblea, annunciando ai miei fratelli il tuo nome,
℞ nel quale è stabilito che possiamo essere salvati, alleluia.
SECONDA LETTURA
Dai « Discorsi » di san Bernardino da Siena, sacerdote
(Disco 49, sul glorioso nome di Gesù Cristo, cap. 2; Opera omnia, 4, 505-506)
Il nome di Gesù, splendore dei predicatori
Il nome di Gesù è la luce dei predicatori perché illumina di splendore l’annunzio e l’ascolto della sua parola. Donde credi si sia diffusa in tutto il mondo una luce di fede così grande, repentina e ardente, se non perché fu predicato Gesù? Non ci ha Dio «chiamati alla sua ammirabile luce» (1 Pt 2, 9) con la luce e il sapore di questo nome? Ha ragione l’Apostolo di dire a coloro che sono stati illuminati e in questa luce vedono la luce: «Se un tempo eravate tenebre, ora siete luce nel Signore: comportatevi perciò come figli della luce» (Ef 5, 8).
Perciò si deve annunziare questo nome perché risplenda, non tenerlo nascosto. E tuttavia nella predicazione non lo si deve proclamare con un cuore vile o con una bocca profanata, ma lo si deve custodire e diffondere come da un vaso prezioso.
Per questo il Signore dice dell’Apostolo: Egli è per me un vaso eletto per portare il mio nome davanti ai popoli, ai re e ai figli di Israele (cfr. Alle 9, 15). Un vaso eletto, dice, dove si espone un dolcissimo liquore da vendere, perché, rosseggiando e splendendo in vasi preziosi, inviti a bere: per portare, soggiunge, il mio nome.
Infatti come per ripulire i campi si distruggono con il fuoco le spine e i rovi secchi e inutili, e come al sorgere del sole, mentre le tenebre vengono respinte, i ladri, i nottambuli e gli scassinatori si dileguano, così quando la bocca di Paolo predicava ai popoli, come per il fragore di un gran tuono, o per l’avvampare irruente di un incendio o per il sorgere luminoso del sole, l’infedeltà era distrutta, la falsità periva, la verità splendeva come cera liquefatta dalle fiamme di un fuoco veemente.
L’Apostolo portava dovunque il nome di Gesù con le parole, con le lettere, con i miracoli e con gli esempi. Infatti lodava sempre il nome di Gesù e gli cantava inni con riconoscenza (cfr. Sir 51, 12).
E di più, san Paolo presentava questo nome, come una luce, «davanti ai re, ai popoli e ai figli di Israele» (At 9, 15) e illuminava le nazioni e proclamava dovunque: «La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente come in pieno giorno» (Rm 13, 12). E mostrava a tutti la lampada ardente e splendente sul candelabro, annunziando in ogni luogo «Gesù, e questi crocifisso» (1 Cor 2, 2).
Perciò la Chiesa, sposa di Cristo, sempre appoggiata alla sua testimonianza, giubila con il Profeta, dicendo: «Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza, e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi» (Sal 70, 17), cioè sempre. E anche il Profeta esorta a questo, dicendo: «Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza» (Sal 95, 2), cioè Gesù, suo salvatore.
RESPONSORIO Sir 51, 15; Sal 9, 3
℞ Sempre loderò il tuo nome; * ti canterò inni con riconoscenza, alleluia.
℣ Gioisco in te ed esulto, glorifico il tuo nome, o Altissimo;
℞ ti canterò inni con riconoscenza, alleluia.
TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.
☆ Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
☆ Quest’ultima parte dell’inno si può omettere.
ORAZIONE
O Dio, che hai donato al tuo sacerdote san Bernardino da Siena un singolare amore per il Nome di Gesù, imprimi anche nei nostri cuori, con il fuoco dello Spirito, questo sigillo della tua carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Benediciamo il Signore.
℞ Rendiamo grazie a Dio.
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Lodi
O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Amen. Alleluia.
INNO
O Gesù, ricompensa suprema,
verità, sempiterna e infinita:
hai premiato col Regno dei cieli
il tuo servo operoso e fedele.
Anche a noi radunati in preghiera
elargisci benigno i tuoi doni:
il tuo santo ci ottenga il perdono
che ci spezza i legami del male.
Non amò le illusioni del mondo,
si studiò di piacer solo a Dio;
invocando il suo Nome potente
rese vane le forze del male.
Testimone del Regno di Cristo
col pensiero e con tutta la vita,
castigò le sue fragili membra
sol per rendersi degno del cielo.
Gloria e onore sia al Padre nei cieli,
a Gesù, suo unigenito Figlio,
e allo Spirito Consolatore
ora e sempre nei secoli eterni. Amen.
1 Ant. Voi siete la luce del mondo;
come città costruita sul monte,
non potete restare nascosti, alleluia.
SALMO 62, 2-9 L’anima assetata del Signore
La chiesa ha sete del suo Salvatore, bramando di dissetarsi alla fonte dell’acqua viva che zampilla per la vita eterna (cfr Cassiodoro).
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, *
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne, *
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato, *
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, *
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva, *
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, *
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Nel mio giaciglio di te mi ricordo *
penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto, *
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe *
l’anima mia.
La forza della tua destra *
mi sostiene.
Gloria
1 Ant. Voi siete la luce del mondo;
come città costruita sul monte,
non potete restare nascosti, alleluia.
2 Ant. Risplenda la vostra luce davanti agli uomini:
vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre, alleluia.
CANTICO Dn 3, 57-88. 56 Ogni creatura lodi il Signore
Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi servi (Ap 19, 5).
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli,
il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore,
Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte che germinate sulla terra,
il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore,
Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici,
il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio
con lo Spirito Santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu Signore, nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Alla fine di questo cantico non si dice il Gloria al Padre
2 Ant. Risplenda la vostra luce davanti agli uomini:
vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre, alleluia.
3 Ant. Viva ed efficace è la parola di Dio,
più penetrante di una spada a due tagli, alleluia.
SALMO 149 Festa degli amici di Dio
I figli della Chiesa, i figli del nuovo popolo esultino nel loro re, Cristo (Esichio)
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria, *
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi *
il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
per tutti i suoi fedeli.
Gloria
3 Ant. Viva ed efficace è la parola di Dio,
più penetrante di una spada a due tagli, alleluia.
LETTURA BREVE Eb 13, 7-9a
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie e peregrine.
RESPONSORIO BREVE
℞ Li hai posti come sentinelle, vegliano sulla tua Chiesa. * Alleluia, alleluia.
Li hai posti come sentinelle, vegliano sulla tua Chiesa. Alleluia, alleluia.
℣ Giorno e notte annunziano il tuo nome.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Li hai posti come sentinelle, vegliano sulla tua Chiesa.
INVOCAZIONE
A Cristo, buon pastore, che ha dato la vita per le sue pecorelle, innalziamo con fiducia la nostra preghiera:
O Signore, guida il tuo popolo ai pascoli della vita eterna.
Cristo, che nei santi pastori (in san Bernardino da Siena) ci hai dato un’immagine viva del tuo amore misericordioso,
– fa’ che sperimentiamo in coloro che ci guidano la dolcezza della tua carità.
Tu, che nei tuoi vicari continui a svolgere la missione di maestro e di pastore,
– non cessare mai di governarci tu stesso nella persona dei tuoi ministri.
Tu, che nei santi pastori, posti al servizio del tuo popolo, ti sei fatto medico delle anime e dei corpi,
– fa’ che non venga mai meno la tua presenza mediante ministri santi e santificatori.
Tu, che hai animato i fedeli con la sapienza e la carità dei santi,
– fa’ che i predicatori del vangelo ci aiutino a conoscerti e ad amarti come vuoi tu.
Padre nostro
ORAZIONE
O Dio, che hai donato al tuo sacerdote san Bernardino da Siena un singolare amore per il Nome di Gesù, imprimi anche nei nostri cuori, con il fuoco dello Spirito, questo sigillo della tua carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
℞ Amen.
Ant. al Ben. Camminò alla presenza del Signore
in santità e giustizia
per dare al suo popolo
la conoscenza della salvezza, alleluia.
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Vespri
O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Amen. Alleluia.
INNO
Onorando con giubilo il santo
che ti ha amato con tutto il suo cuore,
anche noi, o Signore, innalziamo
a te il canto di ringraziamento.
Fu fedele seguace di Cristo,
disprezzo le ricchezze e gli onori,
fuggì il mondo, vivendo nel chiostro
in purezza, umiltà e obbedienza.
Tutto dedito a Dio nella vita,
la sua mente a lui solo rivolse:
e la fiamma che in cuore gli ardeva
fu alimento d’ogni opera sua.
Dal suo esempio anche noi trascinati
procediamo entusiasti nel bene:
o Signore, ai tuoi servi concedi
la corona di gloria immortale.
A te, Padre, Signore del cielo,
a te, Cristo, salvezza del mondo,
a te, Spirito Consolatore,
lode e gloria nei secoli eterni. Amen.
1 Ant. Dio mi ha fatto ministro del vangelo,
per la grazia che mi ha donato, alleluia.
SALMO 14
Signore, chi abiterà nella tua tenda? *
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che cammina senza colpa, *
agisce con giustizia e parla lealmente,
chi non dice calunnia con la sua lingua, †
non fa danno al suo prossimo *
e non lancia insulto al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, *
ma onora chi teme il Signore.
Anche se giura a suo danno, non cambia; †
se presta denaro non fa usura, *
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo *
resterà saldo per sempre.
Gloria
1 Ant. Dio mi ha fatto ministro del vangelo,
per la grazia che mi ha donato, alleluia.
2 Ant. Servo fedele e saggio:
il Signore gli ha affidato la sua famiglia, alleluia.
SALMO 111
Beato l’uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno: *
il giusto sarà sempre ricordato.
Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.
Egli dona largamente ai poveri, †
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s’innalza nella gloria.
L’empio vede e si adira, †
digrigna i denti e si consuma. *
Ma il desiderio degli empi fallisce.
Gloria
2 Ant. Servo fedele e saggio:
il Signore gli ha affidato la sua famiglia, alleluia.
3 Ant. Le mie pecore ascolteranno la mia voce;
vi sarà un solo gregge, un solo pastore, alleluia.
CANTICO Cfr Ap 15, 3-4
Grandi e mirabili sono le tue opere, †
o Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo nome, †
chi non ti glorificherà o Signore? *
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore, †
davanti a te si prostreranno, *
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.
Gloria
3 Ant. Le mie pecore ascolteranno la mia voce;
vi sarà un solo gregge, un solo pastore, alleluia.
LETTURA BREVE 1 Pt 5, 1-4
Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
RESPONSORIO BREVE
℞ Vero amico dei tuoi fratelli, prega per il tuo popolo. * Alleluia, alleluia.
Vero amico dei tuoi fratelli, prega per il tuo popolo. Alleluia, alleluia.
℣ Hai dato la vita per i fratelli.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Vero amico dei tuoi fratelli, prega per il tuo popolo. Alleluia, alleluia.
Padre nostro
ORAZIONE
O Dio, che hai donato al tuo sacerdote san Bernardino da Siena un singolare amore per il Nome di Gesù, imprimi anche nei nostri cuori, con il fuoco dello Spirito, questo sigillo della tua carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
℞ Amen.
Ant. al Magn. Annunziava il nome di Gesù
e la mano del Signore era su di lui, alleluia.
INTERCESSIONE
Gloria a Cristo, costituito sommo sacerdote per gli uomini davanti a Dio. Uniti nella preghiera della sera, invochiamo il suo nome:
Salva il tuo popolo, Signore.
Tu, che hai suscitato nella Chiesa pastori santi e sapienti,
– fa’ che la comunità cristiana sia sempre guidata da uomini saggi e generosi.
Hai perdonato le colpe del tuo popolo per le preghiere di pastori santi, che intercedevano come Mosè,
– per i loro meriti purifica e rinnova sempre la tua Chiesa.
Hai scelto in mezzo ai fratelli gli animatori del tuo popolo e li hai consacrati con l’unzione dello Spirito Santo,
– riempi dei suoi doni coloro che hai posto alla guida della santa Chiesa.
Tu, che sei l’eredità degli apostoli e dei loro successori,
– fa’ che nessuno si perda di quanti hai redento con il tuo sangue.
Tu, che per mezzo dei pastori della Chiesa assisti i tuoi fedeli, perché nessuno li strappi dalla tua mano,
– fa’ che i vescovi, i sacerdoti e i fedeli defunti si riuniscano nella gioia del tuo regno.