Nel periodo di Quaresima il Centro Missionario diocesano invita a sostenere in particolare tre progetti riguardanti altrettante missioni “legate” alla Diocesi di Carpi. Tre iniziative concrete che si propongono come veicolo di carità e di vicinanza verso i missionari e le comunità presso cui essi prestano il loro servizio di evangelizzazione e di promozione umana. Si tratta del Malawi con la dottoressa Germana Munari, della Thailandia con madre Giovanna Catellani, e del Mozambico con Irene Ratti.
Dal Malawi, Germana Munari
S.O.S. alluvione
La gente del Malawi è stata gravemente colpita da ricorrenti piogge in queste ultime settimane. “Strade, ponti, chiese di villaggio, abitazioni, scuole rovinate, cadute in parte o totalmente – racconta la dottoressa Germana Munari –. Migliaia di ettari di terreno andati persi con le piantine di granoturco già promettenti, frane, bestiame allagato, con almeno duecento morti anche se le statistiche dicono che sono duecentomila le persone e gli sfollati sono tra gli ottantacinque/centomila”. L’elettricità è razionata in tutto il paese e si teme lo scoppio di epidemie. “Cari amici della Diocesi di Carpi – propone Germana Munari – vogliamo offrire a questi fratelli un sacco di cemento per la ricostruzione?”. In Malawi un sacco costa 15 euro e per una semplice casetta ne occorrono circa trenta.
Dalla Thailandia, madre Giovanna Catellani
Ristrutturiamo il convento
Occorrono 7 mila euro per ristrutturare parte del Convento di Bang Seng Arun che ospita le monache Cappuccine a Prachuab, a sud di Bangkok e che, dopo quarantatré anni, comincia a dare segni di usura: il tetto della foresteria deve essere rifatto perché molto consumato e l’impianto elettrico è da cambiare per il continuo pericolo di corto circuito. “Un vostro aiuto – osserva madre Giovanna Catellani – sarebbe un dono della Provvidenza sempre pronta a venire in soccorso delle nostre necessità. Poiché il monastero è molto grande, abbiamo deciso di risistemare solo metà di tutto l’edificio”, conclude la religiosa ringraziando e ricordando nella preghiera la Diocesi di Carpi.
Dal Mozambico, Irene Ratti
Scuola di… Esperanza
Il Centro Infantile Esperanza si pone come un vero centro di crescita e di sviluppo dei bimbi nell’età della scuola materna. Ora il progetto si allarga ai bambini più grandi. “Bisogna pensare a una risposta di educazione scolastica qualificata che crei continuità nel percorso formativo iniziato – sottolinea Irene Ratti. Le famiglie supplicano insistentemente perché si progetti una scuola elementare accessibile alle fasce a basso reddito, che continui con i valori morali e religiosi insiti nei programmi educativi del Centro”. Ecco dunque il progetto per costruire una scuola nel terreno di fianco all’asilo. La costruzione verrà ampliata un poco per volta. Il costo previsto è di diecimila euro.