Nel periodo di Quaresima il Centro Missionario diocesano invita a sostenere in particolare i seguenti progetti. Si tratta di iniziative concrete che, nell’Anno Santo, si propongono come vere e proprie opere di misericordia verso i cristiani perseguitati, i missionari legati alla Diocesi di Carpi e le comunità presso cui essi prestano il loro servizio di evangelizzazione e di promozione umana.
Aiuto alla Chiesa che soffre
Con il Vescovo accanto ai cristiani di Siria e Iraq
Nel prossimo mese di aprile monsignor Francesco Cavina si recherà a Erbil, nel Kurdistan, per una breve missione nei campi profughi che ospitano i cristiani fuggiti dalle loro città in Iraq e Siria.
Durante la Quaresima parrocchie, comunità e gruppi sono invitati ad organizzare momenti di preghiera, digiuno e solidarietà per i cristiani di Iraq e Siria con questa intenzione: “Porterai la loro Croce per un giorno?”. Il 24 marzo, Giornata in memoria dei missionari martiri, quest’anno mercoledì santo, le offerte che verranno raccolte nel corso della solenne Messa Crismale, saranno consegnate al Vescovo e da lui portate a Erbil per i nostri fratelli cristiani perseguitati. (leggi pag. di Notizie)
Albania
Mensa
Ogni giorno, nella missione di Gramsh in Albania, suor Mira e le consorelle accolgono una settantina di bambini poveri per un pasto fatto di riso o pasta, con carne, verdura ed un frutto. La maggior parte di loro sono bambini rom, vivono in baracche di legno e cartone a ridosso del fiume e questo pasto rappresenta l’unico della giornata. Dopo aver pranzato rimangono per il doposcuola: infatti hanno diritto al pranzo solo i bambini che vengono con la cartella a dimostrazione che al mattino sono stati a scuola e non in giro per le strade. Qualsiasi offerta che puoi dare servirà alle suore per garantire questo importante servizio.
Bangladesh
Bambini orfani
L’orfanotrofio St Andrew Bobo a Satkhira ospita più di cento bambini orfani o di famiglie frantumate provenienti da tutta la Diocesi di Khulna. “I bambini risiedono nell’orfanotrofio – spiega padre Lorenzo Valoti -. La Missione provvede a loro per tutto, dal mangiare, al vestire, alle medicine, ed anche ai palloni per giocare che vengono consumati quasi come il riso quotidiano. Al giorno ci vogliono 65 chili di riso, che al prezzo attuale significano 30 euro al giorno. Oltre al cibo dei bambini, vanno aggiunti tre assistenti, tre cuoche ed un giovane che, risiedendo nell’orfanotrofio e studiando nelle superiori, al pomeriggio aiuta per le ripetizioni scolastiche i bambini: al mese ci servono circa 1500 euro”. Offerta libera.
Benin
Bambini malnutriti
Nella missione di Pèrèrè in Benin, la missionaria Carla Baraldi accoglie tanti bimbi che arrivano da lei in condizioni molto gravi di malnutrizione e che richiedono cure lunghe e costose: antibiotici iniettabili, vitamine, pastiglie per la malaria, pomate per la pelle screpolata. Poi i pasti che devono essere equilibrati in proteine soprattutto. Lo scorso anno ha accolto 65 bimbi malnutriti, di questi la quasi totalità sono rientrati a casa guariti. E’ stato inoltre possibile istruire le mamme che, spesso, sono ancora delle ragazzine. Anche se si chiede un contributo ai familiari, questo non basta per coprire tutte le spese, per cui tutti gli aiuti che arrivano sono Provvidenza per continuare e fare sempre meglio.
Madagascar
Malati mentali
Nel 2013, ad Ambositra in Madagascar, è stato inaugurato il Centro di Prevenzione Diagnosi Cura per i malati mentali, seguito dal missionario Luciano Lanzoni. In appoggio a questa struttura, l’Associazione di Volontariato Fraternità Malati del Madagascar garantisce, a titolo gratuito ventiquattro ore al giorno, l’accoglienza e l’assistenza ai malati e famigliari che arrivano al centro. Si garantiscono: registrazione ingressi, aiuto per l’igiene personale e pulizia di tutte le stanze, docce, bagni, uffici dei medici, partecipazione alle visite mediche dei malati ospedalizzati, controllo dell’assunzione regolare dei farmaci. Sensibilizzazione e brevi attività educative per i malati ed i famigliari che vengono per il controllo periodico. Attività di sensibilizzazione e formazione per le famiglie dei malati ospedalizzati per aiutarli nella corretta presa in carico del malato, in particolare dopo il rientro dal Centro perché vi sia un reale miglioramento e per prevenire le ricadute. Qualsiasi offerta serve per garantire il cibo a questi volontari e pagare le spese di trasporto dalla loro casa al centro.
Malawi
Carcerati
In Malawi, la missionaria Anna Tommasi segue dieci istituti carcerari. Una volta al mese porta ai detenuti malati, zucchero, uova, latte in polvere, pesce secco, frutta. Per tutti serve il sapone per lavarsi e per lavare i pochi indumenti che hanno: il costo di una scatola con trenta pezzi di sapone è di quattro euro ed i carcerati che visita ogni mese sono seimila. “C’è pure il problema di ‘vestire gli ignudi’” – afferma Anna -. In alcune carceri mancano da tempo le divise, i detenuti sono rivestiti di brandelli; un rotolo di stoffa di 50 metri per le divise costa cento euro, nel carcere di Chichiri possono cucire le divise in fretta perché hanno diverse macchine da cucire. Inoltre, il pozzo, che avevamo fatto in memoria di don Ivan, ha la corda che si spezza continuamente perciò pensavamo di mettere la pompa a mano al costo di 500 euro”.
Malawi
Ospedale di Lunzu
Il reparto maternità dell’ospedale di Lunzu in Malawi ha bisogno di essere dotato di un nuovo ecografo. La dottoressa Germana Munari scrive: “Fino a poco tempo fa ne avevamo due, di cui uno venuto da Mirandola dieci anni fa, ma ora entrambi non funzionano più. L’amministratrice dell’ospedale ha un preventivo di una ditta in Sud Africa: 28.000 euro. Essendo una suora monfortana locale, ha chiesto aiuto alla sua casa generalizia a Roma che ha donato 16.000 euro. Da Carpi sono arrivati altri 4.000 euro, ma non è ancora abbastanza. La suora mi ha supplicato di aiutarla a cercare aiuti per completare la spesa che è ancora piuttosto alta. Grazie per quello che potrete fare”.