Il dono lo abbiamo ricevuto noi!
Prosegue l’excursus dei viaggi missionari vissuti dai “nostri” volontari durante la scorsa estate. Dopo la testimonianza di Ilaria Righini, che è stata alla Casa della Gioia di Carla Barladi in Benin, ora è la volta dell’Albania e del Madagascar. Don Antonio Dotti ci racconta quali sono le realtà che più lo hanno segnato del suo viaggio itinerante tra le due missioni delle suore Figlie della Carità a Gramsh e quelle del Movimento Contemplativo Charles de Foucauld nel villaggio di Gostime. Sara Prandi, della parrocchia di Limidi, che ha passato il mese di agosto in Madagascar, insieme a Camilla Lugli e ad Enrica Salsi, parlerà della realizzazione di un murales sui muri del reparto di pediatria dell’ospedale psichiatrico di Ambukara.
Don Antonio Dotti
Dell’esperienza in Albania porto nel cuore la scoperta di un popolo che sa fare comunione fra le diverse appartenenze culturali storiche e religiose. E di come la Chiesa Cattolica, pur essendo un granello di senape, sia riconosciuta e apprezzata nel suo servizio alla società, per la carità che la contraddistingue. Le situazioni che definiremmo di sottosviluppo sono ancora tante. Ma la casa vincenziana di Gramsh, capitanata da suor Flora, e la comunità delle sorelle di Charles de Focault a Gostime, portano il profumo della persona di Gesù, coniugando la preghiera, soprattutto la cura per la celebrazione dell’Eucaristia, quando è possibile farlo, e il servizio ai più poveri. Molte sono le storie di inclusione e riscatto che hanno saputo scrivere, con pazienza e dedizione, e che hanno salvato la vita di tante famiglie.
Da applausi al Signore anche il contributo dei Volontari del Sebino di Brescia, che da più di vent’anni dedicano le loro ferie ed energie per la formazione dei giovani di Gramsh e l’animazione per i bambini e i ragazzi dei villaggi sparpagliati sulle colline vicine.
Ogni occasione era buona per mettersi tutti a danzare la musica nazionalpopolare prendendosi per mano, rispettando il ritmo di passi che devo ancora interiorizzare, superando la mia goffaggine. Una metafora di quanto io abbia compreso di dover imparare dal sorprendente popolo albanese e da chi ha saputo guardarlo e amarlo con lo sguardo di Dio.
Sara Prandi
Agosto è stato davvero un mese speciale. Dopo qualche anno dall’idea di andare in Madagascar sono partita con il centro missionario di Reggio Emilia. Io, Laura, Ginevra e Chiara siamo state accompagnate a visitare tanti luoghi di missione e di carità che costellano tutta la terra malgascia. Camilla Lugli (missionaria a Manakara partita a dicembre 2021) mi scrive tutta carica ed emozionata: “che bello! Se vieni tu puoi fare un disegno bellissimo sulle pareti dell’ospedale di Ampa!” Mi sono subito messa al lavoro e ho progettato questa illustrazione per la pediatria. Qualche giorno di lavoro prima di partire ed ecco pronto il definitivo. Insieme alle “campiste” che sono scese con me, al personale dell’FMA e ai volontari che sono a fare servizio nella missione abbiamo realizzato il murales con acrilici, gioia e un pubblico variegato che ci supportava.
Giada (volontaria infermiera all’ospedale di Ampasimanjeva) mi ha confidato che il farmacista quando ha visto l’opera conclusa ha detto: “che bello… così i bimbi guariscono prima perché possono sognare!”
Appena entrata in pediatria la prima volta e sapendo quello che avremmo dovuto realizzare mi sono commossa, tuttora mi chiedo se il regalo lo abbiamo fatto noi a loro o il contrario!