La giornata di giovedì 10 maggio, è stata aperta dall’intervento di don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali (Ucs) della Cei, che ha sottolineato l’importanza di essere, “nel contesto in cui viviamo, con le nostre professionalità e con le nostre risorse poche o tante che siano”, “attenti a individuare nelle nostre diocesi piani di comunicazione dagli obiettivi realistici e realizzabili, ma non per questo di basso profilo”, “consapevoli” che – ha proseguito citando le parole di Papa Francesco ad Avvenire lo scorso 1° maggio – “nella nostra ‘cassetta degli attrezzi’ oggi ci sono strumenti tecnologici che hanno modificato profondamente la professione, e anche il modo stesso di sentire e pensare, di vivere e comunicare, di interpretarsi e relazionarsi. Questa trasformazione richiede percorsi formativi e aggiornamento, nella consapevolezza che autentici servitori della tradizione sono coloro che, nel farne memoria, sanno discernere i segni dei tempi e aprire nuovi tratti di cammino”.