Finalmente la chiesa dedicata al santo patrono di Carpi San Bernardino da Siena, il luogo più caro a tutti i carpigiani, è stata riaperta. Domenica 9 marzo, calata ormai la sera, un prolungato e festoso concerto di campane ha diffuso il lieto annuncio e una piccola folla già si era radunata davanti all’ingresso ancora chiuso e in attesa che fosse il Vescovo monsignor Francesco Cavina con i tre colpi del pastorale a spalancare le porte. Bella, luminosa, con quei bagliori dorati che illuminano il presbiterio e l’altare dove viene custodito il busto del Santo la chiesa si presenta così come la si ricordava. La riparazione dei danni causati dal sisma è stata finanziata dalla Regione Emilia Romagna per un importo di 370 mila euro. A curare il progetto l’ingegner Marco Soglia, responsabile dell’Ufficio tecnico della Diocesi, mentre i lavori sono stati diretti dall’architetto Paolo Giubertoni ed eseguiti da Cmb. Cerchiatura metallica del sottotetto, consolidamento delle volte e realizzazione di un doppio tavolato nella copertura sono gli interventi eseguiti in particolare sulla chiesa. All’interno sono stati sistemate a cura della ditta Alchimia le parti pittoriche danneggiate. Il campanile è stato interessato da una riparazione “cuci-scuci” delle murature e dall’inserimento di una cerchiatura metallica interna. Oltre ad essere la chiesa della comunità dei Missionari Servi dei Poveri e del monastero delle Sorelle Cappuccine, San Bernardino da Siena accoglie attualmente le celebrazioni prefestive e festive della parrocchia di San Francesco.