La festa della patrona dei Vigili del Fuoco, Santa Barbara, è stata celebrata mercoledì 4 dicembre a Concordia sulla Secchia con una speciale iniziativa che ha testimoniato la riconoscenza delle comunità locali per la preziosa opera svolta dal corpo in seguito al terremoto del maggio 2012. Per l’occasione infatti è stato possibile accedere – per la prima volta dopo il sisma – alla chiesa parrocchiale intitolata alla Conversione di San Paolo, che si trova nel cuore del centro storico di Concordia e dove dall’estate scorsa i Vigili del Fuoco stanno lavorando per mettere in sicurezza l’edificio, proteggendo ciò che è rimasto. Proprio qui, all’interno della navata centrale “ingabbiata” dalle strutture di sostegno, il Vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina, affiancato dal parroco don Franco Tonini, ha celebrato la Santa Messa presso l’altare maggiore. Alla liturgia hanno partecipato numerose le autorità, oltre ai tanti concordiesi emozionati nel varcare nuovamente la soglia della loro chiesa madre, attualmente sostituita dalla chiesa sussidiaria inaugurata lo scorso 24 novembre.
“Carissimi Vigili del Fuoco riuniti in questa chiesa distrutta dal terremoto – ha affermato il Vescovo nell’omelia – fino ad ora avete dedicato alla nostra sicurezza e alla sicurezza dei nostri luoghi di culto circa 150 settimane di lavoro per complessive 6.560 presenze. Per questo desidero esprimervi, anche a nome di tutta la Diocesi di Carpi, gratitudine, riconoscenza, apprezzamento ed ammirazione per quanto avete fatto per noi. Anche se dovete lottare, ogni giorno, con la mancanza di personale, di attrezzature, di risorse e, spesso, dovete sottostare a turni consistenti, il vostro servizio – e non sembri toppo quello che dico – rende presente all’uomo provato e sofferente l’amore, la cura, la compassione e la tenerezza di Dio. Poiché correte in soccorso di chi ha bisogno non a parole, ma con gesti concreti di solidarietà – mettendo a repentaglio anche la vostra incolumità – voi diventate portatori e testimoni di speranza per chi ne ha bisogno.
Inoltre, la vostra passione per il dovere, la vostra dedizione, il vostro coraggio e le vostre capacità tecniche costituiscono un messaggio positivo per l’intera società e sono un patrimonio che merita di essere coltivato dalle istituzioni, anche in tempo di tagli alla spesa”.