La Santa Messa “in Coena Domini” ricorda l’Ultima Cena del Signore con i suoi discepoli, consumata prima della Passione, nella quale consegnò ad essi il comandamento dell’amore, dopo aver lavato loro i piedi. Durante la Cena Gesù istituì inoltre i sacramenti dell’Eucarestia e dell’Ordine sacro. Nella serata di giovedì 2 aprile nell’aula liturgica della Madonna della Neve a Quartirolo di Carpi, la liturgia è stata celebrata dal Vescovo monsignor Francesco Cavina, che ha compiuto il gesto carico di significato della lavanda dei piedi. “Prendere attivamente parte all’Eucarestia – ha spiegato il Vescovo nell’omelia – significa essere disposti a capovolgere la concezione della nostra vita, a liberarci da una volontà che ricerca ossessivamente il prestigio e il potere per percorrere la via del servizio e dell’amore così come ha fatto Gesù. Non solo l’Eucarestia educa tutti noi ad accogliere gli altri con la stessa disponibilità e lo stesso amore di Cristo, ma essa è sorgente di unità e di comunione”. “L’Eucarestia è un tesoro prezioso – ha sottolineato – una ricchezza insperata, una forza che non va sprecata con le nostre divisioni, le nostre tensioni e chiusure e le nostre reciproche scomuniche. Dall’Eucarestia nasce il compito di custodire e promuovere la comunione ecclesiale”.
Il testo integrale dell’omelia del Vescovo monsignor Francesco Cavina è scaricabile qui sotto e nella sezione Documenti del sito.
Omelia nella Santa Messa della Cena del Signore –>