L’Anno della vita consacrata si è aperto nella Diocesi di Carpi sabato 22 novembre con la celebrazione presieduta dal Vescovo monsignor Francesco Cavina a Quartirolo. A riempire i banchi dell’aula liturgica i membri delle comunità religiose presenti in diocesi – 15 femminili e 4 maschili – ed alcuni laici consacrati. La liturgia è stata concelebrata da padre Elio Gilioli, vicario episcopale per la vita consacrata. Sull’altare è stata posta una lampada ad olio, segno della vita dei religiosi, che arde incessantemente come lode davanti al Signore e come preghiera per la Chiesa e per il mondo intero. Sia nell’omelia che al termine della celebrazione il Vescovo ha espresso con forza e ripetuto più volte la riconoscenza di tutta la Chiesa di Carpi per questa presenza insostituibile e profetica, umile e laboriosa, che opera spesso nel nascondimento ed il cui esempio è di edificazione per tutti. “Care sorelle e fratelli, il Vescovo e con lui la comunità diocesana – ha affermato monsignor Cavina – pubblicamente vi ringraziano per la vostra presenza, per la vostra generosità e il vostro servizio. Voi rappresentate una parte essenziale della Chiesa di Carpi e senza di voi tutti saremmo più poveri, più soli e privi di profezia. Vi raggiunga, dunque, tutta la nostra gratitudine ed il nostro affetto”. Dopo i ringraziamenti del Vescovo anche i fedeli, al termine della celebrazione, hanno manifestato la loro vicinanza ai religiosi presenti con un lungo applauso.