Ultimo giorno per la Festa diocesana di AC

Domenica 10 giugno, ore 15.45, conferenza di don Carmelo Torcivia, teologo.

PROGRAMMA 1-10 GIUGNO CARPI VIA SANTA CHIARA
 
Venerdì 1 giugno, ore 20, “Cena della misericordia – Un’unica mensa per considerarci fratelli e condividere quello che abbiamo”, con menù fisso a prezzo speciale.
Ricavato devoluto alla missione di Gramsh in Albania.
Sabato 2 giugno, ore 18.30, 2×1 Quiz & Soccer, serata calcetto più cena con quiz.
Domenica 3 giugno, ore 21.30, Ac/live for us, concerto di G&Gg Band.
Lunedì 4 giugno, ore 21,“Dalle ferite alla riconciliazione”, conferenza di Maria
Agnese Moro, giornalista.
Martedì 5 giugno, ore 21.30,
Live music con gli Extras.
Mercoledì 6 giugno, ore 18.30
(Cattedrale), Santa Messa nella memoria del Beato Odoardo Focherini. Ore 21, Gg Night.
Giovedì 7 giugno, ore 21.30,
“Sul confine del mare. Suoni mediterranei di popoli migranti”, Trio Magnani, Sethl, Pivetti.
Venerdì 8 giugno, ore 21, “Off erta di perdono e necessità di giustizia: una tensione sana. Riflessione sul Vangelo secondo Matteo”, conferenza di monsignor Ermenegildo Manicardi, biblista.
Sabato 9 giugno, ore 17, incontri diocesani Acr e Gg. Ore 19, celebrazione eucaristica unitaria. Ore 21.30, LunA parC, serata di giochi per tutti.
Domenica 10 giugno, ore 15.45, “Il perdono: la via del bene tra giustizia e amore”, conferenza di don Carmelo
Torcivia, teologo. Ore 19, Vespri. Ore 21.30, “150 anni una storia che continua”, spettacolo associativo. Ore 23, estrazione sottoscrizione a premi.
Ristorante: sabato e domenica dalle ore 20.00.
Bar e piadineria: tutti i giorni dalle 18.30 alle 23.00.
Info: www.accarpi.it/festac
 
Percorrere con coraggio vie di riconciliazione
Vie di riconciliazione” è il titolo della Festa di Azione Cattolica 2018, la FestAc, che si terrà all’oratorio Eden di Carpi dall’1 all’10 giugno. Torna, così, l’appuntamento che pone il suggello alle attività dell’anno associativo e che mette insieme ragazzi, giovanissimi, giovani e adulti. Lo sguardo evangelico sulla realtà individua nodi problematici e vere zone d’ombra dove la missione di essere “sale e luce” assume i toni dell’urgenza. Così, tra esplosioni di violenza e percorsi faticosi di perdono, tra una giustizia punitiva e un’intesa in senso riparativo, in una situazione carceraria allarmante a livello italiano e il desiderio di prendersi cura del futuro di “vittime e carnefici”, la costruzione di una società più fraterna e umana passa necessariamente per la creazione di vie di riconciliazione. In continuità con le feste sulla fraternità, sulla misericordia, sulla corruzione e sulla necessità del dialogo, il tema della prossima festa ci aiuterà a riflettere su possibili percorsi di perdono e riconciliazione a vari livelli, sociale e personale. Il primo ospite ad intervenire, lunedì 4 giugno, alle 21, sarà Agnese Moro, che ha vissuto in prima persona le dinamiche della violenza che ferisce e uccide, con l’intervento “Dalle ferite alla riconciliazione”. Sono trascorsi quarant’anni dall’assassinio di Aldo Moro da parte delle BR (il 9 maggio 1978 venne ritrovato il corpo). Le prime pagine dei quotidiani ancora oggi dedicate alla lotta armata e alle stragi, le centinaia di libri pubblicati, i fi lm, le inchieste dimostrano non tanto un persistente desiderio di sapere – comunque diff uso, anche a causa di verità giudiziarie spesso insoddisfacenti -, ma anche e soprattutto un bisogno insopprimibile di capire, di fare i conti con quel periodo, “Gli anni di piombo”, fra i più bui della nostra storia recente. E’ proprio muovendo dalla constatazione che né i processi né i dibattiti mediatici all’insegna della spettacolarizzazione del conflitto sono riusciti a sanare la ferita, che un gruppo numeroso di vittime, familiari di vittime e responsabili della lotta armata ha iniziato a incontrarsi, a scadenze regolari e con assiduità sempre maggiore, per cercare una via “altra” alla ricomposizione di quella frattura che non smette di dolere; una via che, ispirandosi all’esempio del Sud Africa post-apartheid, fa propria la lezione della giustizia riparativa, nella certezza che il fare giustizia non possa e non debba risolversi solamente nell’applicazione di una pena. Al centro della festa, venerdì 8 giugno, alle 21, si colloca la meditazione biblica “Off erta di perdono e necessità di giustizia: una tensione sana” di monsignor Ermenegildo Manicardi, rettore dell’Almo Collegio Capranica e biblista, che ci aiuterà a fare memoria delle ragioni del perdono nella vita di Gesù e delle implicazioni che nascono per la vita cristiana da questo dato diff uso della rivelazione biblica. Il ciclo di conferenze sarà chiuso dal teologo don Carmelo Torcivia con un intervento su “Il perdono: la via del bene tra giustizia e amore”. Come sempre l’Ac dedica, inoltre, un’attenzione particolare alla solidarietà e alla memoria del beato Odoardo Focherini, fi gura di riferimento e molto cara all’associazione. Pertanto, venerdì 1 giugno, alle 20, si svolgerà la “Cena della misericordia – Un’unica mensa per considerarci fratelli e condividere quello che abbiamo” con menù fi sso a prezzo speciale. Il ricavato verrà devoluto alla missione di Gramsh in Albania, sostenuta dal Centro Missionario Diocesano. Mercoledì 6 giugno, alle 18.30, in Cattedrale, la celebrazione eucaristica nella memoria del Beato Odoardo Focherini sarà presieduta dal vicario generale don Carlo Malavasi. Sabato 9 giugno, alle 17, non mancheranno gli incontri diocesani finali dell’Acr e dei Giovanissimi, seguiti dalla “messa unitaria” alle 19; mentre ogni serata sarà animata da musica e spettacoli.

Presidenza diocesana di Azione cattolica