Lettera pastorale del Vescovo sulla preghiera

“Signore, insegnaci a pregare!”. Questo il titolo della lettera pastorale scritta dal Vescovo monsignor Francesco Cavina e pubblicata in un agile libretto, che contiene anche le preghiere del cristiano, quelle da imparare e custodire a memoria. E’ appunto sulla preghiera che quest’anno monsignor Francesco Cavina ha voluto incentrare la sua attenzione pastorale. “La lettera è maturata a partire dalle visite nelle parrocchie, in particolare dagli incontri coi ragazzi e le famiglie in occasione dell’amministrazione del sacramento della Cresima – spiega il Vescovo -. Da una parte è emerso, forte, il desiderio di approfondire l’amicizia con Gesù, dall’altra la mancanza di strumenti adeguati per poterla vivere”. Alla base c’è un dato concreto di vita delle comunità, accanto a una verità profonda: “la preghiera è l’anima della vita cristiana – osserva il Vescovo -, se manca, non c’è nemmeno il cristiano”. Dunque l’intento di monsignor Cavina è di “invitare tutti a riscoprire questa dimensione fondamentale della vita cristiana. La preghiera infatti è quel respiro vitale che ci mette in relazione con Dio, del quale abbiamo bisogno se vogliamo vivere autenticamente la nostra esistenza. Si tratta di un punto di partenza dunque, nella speranza che le persone abbiano voglia di crescere e maturare dentro questo cammino: così come un bambino impara parola dopo parola, il libretto vuole essere l’ABC della preghiera”. Oggi la memoria è stata trasferita su supporti esterni, consegnata a strumenti tecnici – pensiamo a pc e cellulari -, quando invece, sottolinea il Vescovo, “essa è una ricchezza per la nostra persona, ci permette di conservare e mantenere le nostre radici. Senza memoria si è privi di identità: in un momento come il nostro in cui essa viene esternalizzata e spesso anche declassata, occorre invece valorizzarla. O meglio evangelizzarla, e far sì che ci sia posto per la preghiera. Mandare a memoria la preghiera, come scrivo nella lettera, è esercizio che dilata il cuore; nei momenti in cui pregare diventa più difficile, inoltre, so che possiedo nel mio cuore e nella mia mente un punto di partenza cui fare riferimento”.
 
27-11-2014