Mercoledì Santo: “Lo Spirito di Dio raggiunge tutte le realtà create”

Con la Messa crismale si sono aperte le celebrazioni episcopali che hanno accompagnato i fedeli della Chiesa di Carpi nella preparazione alla Pasqua.
06-04-2007

‘Una celebrazione che coinvolge tutti, nell’unità e varietà dei doni e delle vocazioni del Popolo di Dio’: è il senso della Messa Crismale celebrata in Cattedrale mercoledì 4 aprile che ha aperto, con un momento diocesano, le funzioni liturgiche in preparazione alla Pasqua.
Monsignor Elio Tinti, insieme a tutti i sacerdoti della Chiesa di Carpi, ha benedetto l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e l’olio crismale che verranno utilizzati nell’amministrazione dei sacramenti per tutto il 2007 e per profumarli, anche quest’anno in segno di comunione monsignor Giancarlo Bregantini, vescovo di Locri, ha fatto pervenire a tutte le Diocesi l’essenza di bergamotto prodotta nella sua terra.
‘L’unzione dello Spirito ‘ ha spiegato il vescovo Elio Tinti nell’omelia – si riversa dalla Persona del Cristo nei Vescovi, dai Vescovi sui presbiteri e sui cresimati, dai Presbiteri sui battezzati, e dai battezzati e cresimati sul mondo, sulla storia, sullo spazio e sul tempo. E così, da queste innumerevoli effusioni, lo Spirito di Dio raggiunge tutte le realtà create che soffrono la divisione, che anelano alla redenzione e vengono orientate alla salvezza’.
Tinti ha poi spiegato il senso dei tre oli e la sua preghiera su coloro che li porteranno: quello per gli infermi, che ‘ha la forza misteriosa di conformare il malato a Cristo sofferente, di predisporlo alla speranza, alla consolazione e anche alla guarigione’, aiuti a ‘essere sempre più premurosi e sempre più servi degli ammalati, dei sofferenti e portare loro il sostegno’. L’olio dei catecumeni, o dei lottatori, ‘donando a tutti energia e vigore nella lotta contro il male, l’egoismo, la disonestà, l’odio e la violenza’, ‘ci stimoli tutti alla coerenza, ci scoraggi dalle falsità e dalle furbizie tipiche della società d’oggi, ci abiliti alla promozione coraggiosa di mediazioni culturali appropriate e di approcci coraggiosi con i nostri fratelli più lontani’. Infine il Crisma, o olio dei testimoni: con esso ‘tutta la Chiesa diventa un popolo di Sacerdoti ‘ ha chiarito -, di persone che, unte di crisma e ripiene dello Spirito Santo per la Cresima, lasciano le impronte di Cristo in famiglia, sul lavoro, sulla storia, sul tempo e sullo spazio, su tutte le realtà destinate a essere consacrate a lui’.
Accanto al pensiero ai religiosi e ai laici, il ‘ringraziamento grande’ Elio Tinti ha voluto rivolgerlo ai sacerdoti, nell’anno in cui la Chiesa di Carpi ha festeggiato l’ordinazione di don Alex Kunjumon e padre Ivano Cavazzuti e festeggerà, a giugno, i 50 anni di presbiterato di don Gianpio Caleffi, parroco di Fossoli. Ha ringraziato ‘per quello che siete, per quello che fate, per la testimonianza che date, per le fatiche che spesso vivete per la vostra solitudine, per il sorriso con cui nascondete amarezze e delusioni, per l’amore e la passione che mettete ‘ ha concluso – nel dono costante della vostra vita al Signore e ai fratelli’.