Omelia di Mons. Cavina alla Veglia Missionaria 2012

Sabato 20 ottobre 2012 ' Quartirolo di Carpi
20-10-2012

La richiesta dei discepoli questa sera diventa la nostra: Signore aumenta la nostra fede! Anzi potrebbe diventare una stupenda giaculatoria da ripetere al Signore lungo la nostra giornata: quando ci troviamo in qualche necessità, nel pericolo, quando ci vediamo deboli davanti al dolore, nelle difficoltà dell apostolato, quando pare che le anime non rispondano alla grazia del Signore, quando ci troviamo davanti al Tabernacolo.

Abbiamo bisogno di questa preghiera perché esiste una fede, che non salva: è la fede senza le opere, che si manifesta in azioni compiute senza tenere conto della fede, in una mancanza di coerenza tra ciò che si crede e come si vive. Esiste anche una fede addormentata. E la fede che tutti conosciamo con il nome di tiepidezza. Si tratta dell insidia più subdola per la fede di un cristiano, compreso colui che si potrebbe chiamare un buon cristiano.

É la virtù della fede che ci permette di leggere in maniera vera la realtà e di giudicare rettamente ogni cosa. Scrive il Concilio Vaticano II: Solo alla luce della fede e nella meditazione della Parola di Dio è possibile, sempre e dovunque, riconoscere Dio nel quale viviamo, ci muoviamo e siamo (Atti 17.28), cercare in ogni avvenimento la sua volontà, vedere Cristo in ogni uomo, vicino o estraneo, giudicare rettamente del vero senso e valore  che le cose temporali hanno in sé stesse e in ordine al fine dell uomo (AA 4).

Qualche volta Gesù ha chiamato gli apostoli uomini di poca fede . Il Figlio di Dio è con loro e loro tremano di paura durante una tempesta sul mare o si preoccupano eccessivamente per il futuro. Gli apostoli coscienti della loro poco fede, chiedono a Gesù: Aumenta la nostra fede . E Gesù risponde alla richiesta utilizzando un immagine assurda. Quella di un albero che ad un semplice comando, si sradica dal terra e va a posizionarsi non nella terra, ma nel mare. Ma proprio l incredibile diventa credibile per mezzo della fede. Per Dio nulla è impossibile. La fede in Dio rende possibile ciò che umanamente è impossibile. E in effetti gli apostoli, persone timorose, dubbiose, fragili, litigiose hanno dato la loro vita per amore di Cristo e dei fratelli. Il miracolo della trasformazione del cuore è miracolo più grande .

Anche noi talvolta ci troviamo senza fede, come gli apostoli, di fronte a difficoltà o alla mancanza di mezzi. Abbiamo bisogno di una fede maggiore che ci verrà data se sapremo domandarla con assiduità.

Non meravigliamoci delle nostre debolezze, perché Dio conta su di esse. Imitiamo l atteggiamento degli apostoli e chiediamo al Signore attraverso l intercessione della Madonna che aumenti la nostra fede, perché come loro possiamo essere fedeli fino alla fine dei nostri giorni e portare a lui molte persone, come hanno fatto coloro che lo hanno seguito da vicino in ogni tempo.