Omelia nel giorno di consegna a Fossoli della Medaglia d’oro al merito civile a don Francesco Venturelli

08-06-2006

La medaglia a don Venturelli, per aver aiutato tutti ed essere accorso da buon pastore, anche quell’ultima notte in cui fu assassinato, in aiuto dei suoi parrocchiani

‘Pastore di tutti. Nessuno escluso’

È stata consegnata a Fossoli con una solenne cerimonia la Medaglia d’Oro al Merito civile ricevuta dal vescovo di Carpi Elio Tinti dalle mani di Carlo Azeglio Ciampi per la memoria di don Francesco Venturelli. Diverse le autorità presenti alla Messa: il sindaco Campedelli, i Carabinieri e la Polizia Municipale con il Gonfalone e anche l’onorevole Manuela Ghizzoni che già in gennaio aveva seguito con partecipazione le iniziative di commemorazione dei 60 anni dall’uccisione del sacerdote, avvenuta per mano di uno sconosciuto.
‘Desideriamo di conoscere questo sconosciuto ‘ ha detto il parroco di Fossoli don Gianpio Caleffi all’inizio della celebrazione -, non per odio, non per vendetta, ma per perdonare e riavvicinarci. Dobbiamo sentirci più vicini e allontanare quella lontananza che ci separa’. L’ipotesi più accreditata per l’assassinio è quella di un complotto dei partigiani, che non sopportavano l’attività di don Venturelli a favore dei prigionieri fascisti internati al Campo di Fossoli dopo la guerra.
Nell’omelia, Tinti ha ripreso le parole di don Caleffi: ‘Don Venturelli ha vissuto confidando sempre e unicamente nel Cristo risorto. Anche quella sera si comportò da pastore buono dei suoi parrocchiani, nessuno escluso ‘ ha sottolineato -. Nessuno escluso’. Ha poi ricordato che nella cerimonia di consegna della Medaglia, lo scorso 25 aprile a Roma, il sacerdote carpigiano è stato l’unico citato dall’allora ministro Pisanu che osservava: ‘sentiamo viva e attuale l’eredità che ci ha lasciato, di amore cristiano e virtù civiche, di incrollabile fiducia nel destino dell’uomo e opposizione all’odio che separa’.
Anche il sindaco Campedelli è intervenuto, alla fine della cerimonia: ‘credo che questi momenti, come anche la commemorazione del vescovo Dalla Zuanna e la medaglia alla città di Carpi per l’aiuto prestato durante la guerra, ci facciano riflettere su ciò che abbiamo vissuto e sulle figure importanti della nostra città, che rappresentano ‘ ha tenuto a sottolineare ‘ tutta la città’.
Al termine della Messa, nel salone parrocchiale le dottoresse Anna Maria Ori e Maria Peri, insieme al maestro Olinto Lugli che conobbe personalmente don Venturelli hanno portato i propri contributi. Dalle ricerche è emerso che il sacerdote conosceva e stimava Odoardo Focherini, un altro grande testimone della storia carpigiana per aver salvato almeno un centinaio di ebrei dalla deportazione.