Omelia per l’ingresso del nuovo parroco Don Michele Zampieri a Budrione-Migliarina

11-10-2017
Caro don Michele, conosco i doni e le virtù umane e soprannaturali con cui il Signore ha arricchito la tua persona e sono certo che i tuoi nuovi ‘figli’ sapranno offrirti quella collaborazione e docilità per iniziare a scrivere insieme a loro una nuova pagina di storia, la quale non può che essere una storia di santità perché Dio punta in alto, non si accontenta mai della mediocrità, della banalità e della opacità. In realtà questa nuova storia ha già avuto un suo inizio con l’arrivo delle Monache Benedettine a Migliarina. Tuttavia, con don Michele questa comunità si consolida e ottiene lo slancio e l’indirizzo che solo un sacerdote, ‘altro Cristo’, può dare”. So bene che strappare le radici dal luogo dove sei nato, cresciuto, e hai vissuto la tua vita, prima di lavoratore e poi di sacerdote, e impiantarle in un’altra vigna può essere motivo di sofferenza. Ma tu, in quanto sacerdote, hai piena consapevolezza di avere scelto di aderire non a un progetto o ad una sapienza puramente umani, ma al Signore Gesù il quale, alle folle che volevano trattenerlo, perché non se ne andasse via da loro, rispose: ‘Bisogna che io annunzi il Regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato’. Come ben sai non abbiamo strutture materiali da offrirti, ma ti assicuro che potrai trovare una casa nel cuore del Vescovo, delle religiose di Migliarina e del tuo nuovo gregge”. Il segreto bisogno e il desiderio più profondo nostro e di ogni uomo è Dio, perché tutti abbiamo bisogno di luce per capire e di speranza per non soccombere a questi tempi di nebbia, di inquietudine e di disorientamento. E’ una grazia avere un sacerdote che annuncia la Parola di Dio, che amministra i sacramenti, che rende presente l’amore del Signore per il suo popolo. A voi tutti chiedo di accogliere e di lasciarvi guidare dal vostro parroco verso il Paradiso. Ma vi chiedo anche, con l’aiuto dello Spirito Santo, che è creatore di comunione, di partecipare e collaborare responsabilmente e fattivamente all’opera dell’evangelizzazione perché il Regno di Dio si compia in questa terra, come nelle persone che la abitano.