Saluto del Vescovo

Sala del Consiglio ' Municipio di Carpi ' 7 giugno 2008 ' ore 17,30
14-06-2007

Un saluto particolare e cordiale al Signor Sindaco, al Vice Sindaco, alla Presidente del Consiglio Comunale, agli Assessori e ai Consiglieri Comunali, agli Onorevoli Parlamentari e alle Autorità civili e militari presenti. Un grazie vivissimo al Signor Sindaco e alla Amministrazione Comunale per avere ottenuto dal Capo dello Stato il conferimento della medaglia d’oro al valore civile ad Odoardo Focherini.
Considero questa riflessione odierna sulla consegna della medaglia d’oro a un nostro concittadino, un momento educativo importantissimo, che ci porta a ricordare e a fare rivivere nella luce della nostra mente la grandezza e la bellezza di quanto Odoardo Focherini è stato, ha fatto, ha vissuto e, che ci sospinge pure ad essere come lui uomini di buona volontà e credenti veri e coerenti.
Odoardo è stato con la sua vita una luce che ci ha illuminato come ha illuminato le persone che ha avvicinato; è stato veramente sale che ha dato sapore e senso di vita a tanti sperduti e avviliti; è stato veramente santo perchè ha cercato di compiere fedelmente ciò che il Signore nella sua coscienza gli suggeriva. Ha realizzato quella bella definizione di santità che ha dato Papa Giovanni Paolo II: ‘La misura alta della vita cristiana quotidiana’
Odoardo Focherini ci ha testimoniato cosa vuol dire essere laico cristiano e cosa vuol dire essere un vero uomo. Un uomo sempre cosciente di vivere e portare il Vangelo in mezzo agli uomini; un cristiano che nel contatto quotidiano con i non credenti ha annunciato ed evangelizzato con la bellezza della sua vita cristiana, mostrando come il cristiano non sia un mezzo uomo, ma un uomo forte e vero che vive una vita bella, buona, serena, permeata e animata dalla fede. Il suo sorriso, i suoi dialoghi con i compagni di prigionia nei diversi momenti sono segni preziosi di un contagio evangelico-cristiano-umano quanto mai eloquente per noi oggi. Certo che un laico cristiano è autentico ed è vero uomo, come Odoardo Focherini, quando ha imparato nella fede e nel rapporto con Dio a fare esperienza di amore e di libertà, a fare dono della propria vita, a privilegiare chi è in pericolo di morte, a vivere con coerenza il Vangelo. Odoardo Focherini ha imparato nel dialogo con Dio e nella fede questa sua piena umanità che ha trasmesso alla moglie, ai figli, ai colleghi di Avvenire d’Italia, agli ebrei liberati, ai compagni di prigionia. L’esempio di Odoardo Focherini sia di aiuto nella responsabilità e nell’impegno educativo di noi tutti nei diversi ambiti del nostro vivere e operare. E’ questo l’augurio e il frutto che mi attendo da questa di questa solenne commemorazione.