1 gennaio 2020 – 53ª Giornata Mondiale della Pace

Il 1° gennaio in Cattedrale la Messa presieduta dal Vescovo Erio e animata dalle aggregazioni laicali

 “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”.

Questo il tema scelto da Papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale della pace. In occasione del 75° anniversario del martirio di Odoardo Focherini, mercoledì 1° gennaio, alle 18, in Cattedrale, la solenne Santa Messa della Pace, animata dalla Consulta Diocesana Aggregazioni Laicali e presieduta dal Vescovo Erio Castellucci, sarà dunque dedicata al Beato. Preso atto dell’immodificata liturgia di ogni anno, le fasi del rito (i segni particolari, l’accompagnamento musicale, la “Preghiera dei Fedeli”, alcune testimonianze lette dai nipoti, tratte dalle lettere inedite dal carcere e dal campo di concentramento), saranno connesse con il tema del messaggio papale, con riferimenti specifici al Beato Focherini “operatore di pace”. Al termine della Santa Messa verrà distribuito ai fedeli, come di consueto, il messaggio del Papa. Questo documento ben si presta a profonde riflessioni, così come emerge: “La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità […]. La speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili”. La pace è anche un cammino di ascolto basato sulla memoria, sulla solidarietà e sulla fraternità: “Ancor più, la memoria è l’orizzonte della speranza: molte volte nel buio delle guerre e dei conflitti, il ricordo anche di un piccolo gesto di solidarietà ricevuta può ispirare scelte coraggiose e persino eroiche, può rimettere in moto nuove energie e riaccendere nuova speranza nei singoli e nelle comunità”. Il messaggio di Papa Francesco poi esorta: “Dobbiamo perseguire una reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca. Il desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo rassegnarci a nulla che sia meno di questo”. E infine: “Il mondo non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni. Infatti, non si può giungere veramente alla pace se non quando vi sia un convinto dialogo di uomini e donne che cercano la verità al di là delle ideologie e delle opinioni diverse […]”.

Nadia Lodi Gherardi, Claudio Bertani
Consulta Diocesana Aggregazioni Laicali