75° di Focherini

Il 28 gennaio, un’iniziativa congiunta con le scuole per celebrare a Mirandola il Giorno della memoria

Il Giorno della Memoria a Mirandola sarà celebrato nel ricordo di Odoardo Focherini. Mirandola è la città dove si è sposato con Maria Marchesi, dove ha abitato con la famiglia fino al momento dell’arresto per poi non farvi più ritorno. Da Mirandola sono state scritte gran parte delle lettere della moglie Maria in trepidante attesa di riabbracciare il suo caro Odoardo. Per questi e per tanti altri motivi martedì 28 gennaio i cittadini e gli studenti sono invitati a partecipare a due momenti commemorativi. Il primo, alle 10, in piazza Costituente 58, alla presenza delle Autorità civili e religiose, con la deposizione di una corona davanti a quella che fu l’abitazione della famiglia Focherini e dove lo scorso anno fu collocata la “pietra di inciampo”. Sono previsti gli interventi della vicesindaco Letizia Bruschi, della dirigente della scuola media Montanari Anna Oliva, del vicario generale della Diocesi di Carpi, monsignor Ermenegildo Manicardi, del parroco don Flavio Segalina e del Rabbino Capo della comunità di Modena e Reggio Emilia Beniamino Goldstein. Successivamente, alle 11, presso l’Auditorium Levi Montalcini, si terrà l’incontro rivolto agli studenti dal titolo “Se ti avessi visto… Odoardo Focherini uno di noi”. Dopo i saluti istituzionali seguiranno gli interventi di Paola Focherini, figlia del Beato, e del nipote e giornalista, Francesco Manicardi, alternati alla visione.

Il legame con Mirandola
Esattamente un anno fa, il 16 gennaio 2019, veniva deposta davanti al civico 58 di piazza Costituente a Mirandola la pietra d’inciampo intitolata alla memoria di Odoardo Focherini, la prima nell’ambito di questa iniziativa di respiro europeo nella provincia di Modena. Qui – in quella che allora si chiamava piazza Vittorio Emanuele – il Beato abitò con la moglie Maria e i figli per quattro anni. Fu l’ultima sua residenza prima della deportazione: uscì infatti da lì la mattina dell’11 marzo 1944 per recarsi nella nativa Carpi, dove fu arrestato mentre, all’ospedale, era in visita ad Enrico Donati, l’ultimo ebreo che riuscì a salvare. Sull’edificio in piazza a Mirandola era già stata posta una lapide dedicata a Focherini nel 2004. E’ così che il luogo di deposizione della pietra in ricordo di Odoardo rispecchia pienamente l’intento delle cosiddette pietre d’inciampo (in tedesco Stolpersteine), ideate e realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig: incorporare, nel selciato davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazione – ebrei e prigionieri politici, morti nei lager ma anche sopravvissuti – blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone, su cui sono incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e, per quanti non hanno più fatto ritorno, la data di morte, se conosciuta. A sottolineare inoltre il legame con la città dei Pico, va ricordato, inoltre, che il 9 luglio 1930 Focherini si sposò con la mirandolese Maria Marchesi nel Duomo di Santa Maria Maggiore. Nel nuovo altare della chiesa, consacrato in occasione della riapertura al culto dell’edificio dopo il sisma del 2012, è stata deposta una reliquia del Beato martire.

Avvenire per il Beato Focherini
Il quotidiano Avvenire nell’edizione di martedì 14 gennaio ha dedicato un ampio servizio alla ricorrenza del 75° anniversario della morte del Beato Odoaordo Focherini con interventi di monsignor Ermenegildo Manicardi, Francesco Manicardi, monsignor Erio Castellucci (una sintesi omelia del 1° gennaio) oltre ad alcuni brani di lettere e informazioni sui prossimi eventi. Appena possibile la pagina verrà messa a disposizione sui canali web della Diocesi di Carpi.

Il tuo contributo per il pozzo “Beato O. Focherini” in Burkina Faso
Lo scorso 13 dicembre, in occasione dello spettacolo “Missa Gaia”, all’Auditorium San Rocco, che ha dato il via alle celebrazioni per il 75° del martirio di Focherini, Ho Avuto Sete Onlus aveva lanciato il progetto di solidarietà per la costruzione di un pozzo intitolato al Beato in Burkina Faso. Con i 501,70 euro ricevuti la sera del concerto, ed altre donazioni, i fondi raccolti ammontano attualmente ad un totale di 1606,70 euro. Durante la visita dei rappresentanti di Ho Avuto Sete, che si terrà dal 3 al 12 marzo prossimi, saranno inaugurati tre pozzi, fra cui quello che porta il nome di Focherini. Chi desidera contribuire al progetto può effettuare un versamento direttamente tramite bonifico all’Associazione Ho avuto sete, specificando la causale “Donazione Pozzo O. Focherini”. IBAN: IT42O 05387 23302 00000 2066225