Con l’inizio del nuovo anno scolastico riprendono le attività dell’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola diretto da Antonia Fantini. Primo appuntamento è il convegno aperto a dirigenti, docenti e educatori, in programma per giovedì 3 ottobre alle 16.30 presso l’istituto Vallauri di Carpi. Interverrà Elisa Manna, responsabile delle politiche culturali della Fondazione Censis, su “Il Ruolo dei media nella società impersonale. Quale effetto sullo sviluppo comportamentale e affettivo dei ragazzi”.
Professoressa Fantini, come si presenta la proposta dell’Ufficio scuola per quest’anno?
Il cammino è in linea con le direttive emerse nel laboratorio nazionale “La Chiesa per la scuola”, promosso della Cei, nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione sulle tematiche della scuola, statale e paritaria, e della formazione. L’educazione dei giovani risente della crisi, non solo economica, ma anche familiare e dei valori, per questo la Cei chiede che le comunità parrocchiali garantiscano ampio spazio alla formazione ed educazione delle nuove generazioni, nel quadro degli orientamenti pastorali per il decennio in corso “Educare alla vita buona del Vangelo”. E una delle vie privilegiate, nella formazione di questo capitale umano, è sicuramente il mondo della scuola.
Oggi come è possibile realizzare questi insegnamenti?
Come richiesto dal vescovo Francesco Cavina, occorre che le varie associazioni operino in sinergia tra loro. La Cei ha sollecitato la necessità di realizzare percorsi formativi a diversi livelli, che coinvolgano il tessuto scolastico, ma anche le famiglie e tutti coloro che si occupano di formazione ed educazione su piani anche diversi. Ciò al fine di creare una “alleanza educativa” che superi i particolarismi e sappia condividere la stessa appartenenza.
Come si concretizzeranno questi obiettivi nel nostro territorio?
Quando la Commissione scuola si è riunita, ho esposto gli orientamenti del cardinale Angelo Bagnasco, e abbiamo organizzato progetti capaci di declinare questi insegnamenti nella nostra realtà territoriale. Il primo appuntamento è quello del convegno di ottobre.
Quale è il tema centrale del convegno?
Ragazzi, educatori e media: modelli e valori. Ci siamo chiesti: come sarà il futuro per i nostri ragazzi? Una domanda che spesso ci poniamo in riferimento al benessere economico, molto più raramente in relazione ai valori in cui credere. Principi in continua trasformazione, a causa di un modello di sviluppo in cui i media hanno un ruolo determinante nella costruzione della personalità e nella definizione dei bisogni dei giovani. Il tema verrà affrontato con il contributo della sociologa Elisa Manna, responsabile del settore politiche culturali del Censis, ed esperta conoscitrice degli effetti, positivi e negativi, che l’utilizzo di questi strumenti ha sui ragazzi.