Sarà Agnese Moro, figlia dello statista assassinato dalle Brigate rosse nel 1978, la protagonista dell’incontro che si svolgerà mercoledì 25 novembre a partire dalle 10, presso il cinema Corso a Carpi. L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola, con il patrocinio del Comune, rientra nel percorso iniziato qualche anno fa al fine di favorire un incontro – dialogo tra gli studenti delle ultime classi degli istituti superiori e un testimone della storia, in particolare degli anni di piombo del terrorismo. Dopo Gemma Calabresi e Maria Falcone, quest’anno Agnese Moro, attraverso passi tratti dal suo libro, “Un uomo così. Ricordando mio padre”, parlerà del padre come statista, uomo politico impegnato e coerente, ma anche come genitore attento, premuroso. “La decisione di invitare Agnese Moro – spiega Antonia Fantini, direttore dell’Ufficio per l’educazione e la scuola – è legata fondamentalmente a due ragioni. La prima nasce da una sua stessa affermazione: ‘Ciò che è capitato a mio padre esprime un semplice principio: non si uccide mai un simbolo ma una persona’. In secondo luogo vogliamo presentare ai giovani la lezione di vita sempre attuale che ci ha dato Aldo Moro: la scelta radicale per ‘il bene’, il bene concreto, quello che si produce nella storia, nella società”.