“Questo fa il pane eucaristico: comunione. Nell’Eucarestia questa tensione è ancora più vera…è una fonte inesauribile da cui può attingere ogni amore. Non solo l’amore coniugale, ma ogni amore, incluso quello mostrato dal beato Odoardo Focherini quando aprì una porta di salvezza a decine e decine di ebrei perseguitati dal nazifascismo”. Con queste parole, pronunciate nell’omelia della celebrazione eucaristica di domenica 11 giugno nella Cattedrale di Carpi, in occasione del decimo anniversario della beatificazione, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, ha ricordato il martirio di Odoardo Focherini, giornalista e amministratore dell’Avvenire.
Accolto dal saluto iniziale del vicario generale della Diocesi di Carpi, monsignor Ermenegildo Manicardi, presenti i gonfaloni dei comuni di Carpi e di Pejo con i rispettivi rappresentanti, la vicesindaco Stefania Gasparini e il sindaco Alberto Pretti, il cardinale Semeraro si è detto particolarmente grato di poter ricordare il beato Focherini anche per il servizio da lui attualmente svolto, per conto dell’episcopato italiano, come presidente del Consiglio di amministrazione di Avvenire. Al termine della celebrazione eucaristica il saluto grato delle comunità trentine della Val di Sole e della Val di Non, in particolare dei Comuni di Pejo e di Rumo, e la lettura di un messaggio del parroco dell’Unità pastorale dell’Alta Val di Sole don Enrico Pret, per esprimere la devozione e l’ammirazione della chiesa trentina per la testimonianza di fede del Beato Focherini.