Com. St.057 del 21 maggio 2014 – La Diocesi di Carpi a due anni dal terremoto


A due anni dal terremoto, terminata la fase di emergenza, questi sono i dati relativi alla ricostruzione nella Diocesi di Carpi.


 


Chiese riaperte


Le chiese finora riaperte al culto, dopo i lavori di riparazione, sono cinque: le parrocchiali di San Zenone a Rolo e di Sant’Antonio in Mercadello di Novi di Modena (novembre 2013); parrocchiale di San Pietro in Vincoli a Limidi di Soliera (febbraio 2014); parrocchiale di Sant’Agata di Cibeno a Carpi (marzo 2014); chiesa di San Bernardino da Siena a Carpi (aprile 2014).


Le chiese non danneggiate o riaperte poco dopo il terremoto: pieve di Santa Maria in Castello (la Sagra), San Giuseppe Artigiano, Corpus Domini, nuova aula liturgica di Quartirolo, San Bernardino Realino, tutte a Carpi; la parrocchiale della frazione di Gargallo.


 


Prossime riaperture


Per la fine di giugno è in programma la riapertura delle chiese parrocchiali di Vallalta di Concordia sulla Secchia e di Santa Croce di Carpi.


 


Interventi di messa in sicurezza


Sono 46 gli interventi – cinque dei quali ancora in corso – realizzati su chiese, campanili, canoniche e oratori nel territorio diocesano. Di questi, 28 riguardano le chiese. I lavori sono stati finanziati tramite i fondi stanziati dalla Regione Emilia Romagna e, nei casi più complessi, eseguiti dai Vigili del Fuoco. Si ricorda che gli interventi di messa in sicurezza sono stati finalizzati a ‘congelare’ il degrado degli edifici, facilitando, nei casi meno gravi, la riparazione, e rendendo possibili, nelle situazioni più compromesse, le rilevazioni indispensabili all’elaborazione dei futuri progetti di ricostruzione.


Attualmente si stanno concludendo i lavori di messa in sicurezza della Cattedrale e del Palazzo Vescovile di Carpi. I relativi progetti di restauro sono in corso di approvazione.


A Mirandola i Vigili del Fuoco sono all’opera presso l’Aula del Sacramento, attigua al Duomo di Santa Maria Maggiore ‘ quest’ultimo già in sicurezza insieme al campanile. Si tratta di un intervento preventivo in vista dei lavori per la riapertura dell’Aula che sarà utilizzata come chiesa parrocchiale.


A breve i Vigili del Fuoco inizieranno la messa in sicurezza della chiesa parrocchiale di San Martino Carano di Mirandola.


Infine è in corso di approvazione il progetto per la puntellatura interna della chiesa di Sant’Ignazio a Carpi.


 


Centri di comunità


Sei i centri di comunità donati da Caritas italiana e realizzati nelle parrocchie di Budrione di Carpi, Fossa di Concordia sulla Secchia, Mirandola, Mortizzuolo e Quarantoli di Mirandola, San Possidonio. Si tratta di strutture polifunzionali che ospitano le celebrazioni liturgiche e altre attività pastorali e aggregative.


La struttura in uso alla parrocchia di San Giacomo Roncole è stata edificata grazie al contributo determinante della Caritas diocesana di Bergamo.


Parallelamente alle strutture, Caritas italiana ha promosso una rete di gemellaggi fra le proprie delegazioni regionali e le parrocchie della Diocesi di Carpi.


 


Nuove chiese


Grazie alla solidarietà di diversi enti pubblici e privati, sia con finanziamenti che con l’opera di maestranze e volontari, le parrocchie di Novi di Modena, Rovereto sulla Secchia e Concordia sulla Secchia sono state dotate di chiese nuove e temporanee, nell’attesa di poter ricostruire gli edifici ‘storici’ devastati dal sisma.