Nel 2016 ricorre il quarto centenario della morte di San Bernardino Realino, gesuita, patrono secondario della città e della Diocesi di Carpi. Per celebrare solennemente questo anniversario, la parrocchia di San Bernardino Realino in viale Alghisi a Carpi, unitamente alla Diocesi di Carpi, organizza un ampio programma di iniziative. Le celebrazioni si apriranno lunedì 27 giugno, alle 19, presso la parrocchia, con la Santa Messa e la preghiera a San Bernardino Realino presieduta da monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio, Arcivescovo di Lecce – città dove si conservano e si venerano le spoglie del Santo – e da monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi.
Domenica 3 luglio, nella memoria liturgica di San Bernardino Realino, alle 10, presso il parco San Giovanni Paolo II (Foro Boario), ritrovo dei fedeli e delle Autorità per la processione con la reliquia del Santo verso la chiesa parrocchiale. A seguire passaggio della Porta Santa Straordinaria e celebrazione del Giubileo per gli amministratori pubblici. La Santa Messa di chiusura sarà presieduta dal Vescovo Francesco Cavina. Si tratta di un appuntamento particolarmente legato alla figura di San Bernardino Realino, che, prima di diventare gesuita, esercitò l’incarico di podestà e di amministratore della giustizia.
All’organizzazione della celebrazione di chiusura di domenica 3 luglio ha collaborato l’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali; a quella del Giubileo per gli amministratori pubblici l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro.
Hanno già confermato la loro presenza alla Santa Messa di chiusura e al Giubileo per gli amministratori pubblici gli onorevoli Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca, i sindaci di Carpi, Campogalliano, Concordia e Rolo, quelli di Castelleone (Cremona) e Felizzano (Alessandria) – comuni nei quali Bernardino Realino esercitò i suoi incarichi civili -, il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza. Altre conferme sono attese nei prossimi giorni.
San Bernardino Realino
Note biografiche
Diventa patrono di una città mentre è ancora in vita. Lecce, estate 1616: il padre gesuita Bernardino Realino sta morendo, 42 anni dopo esservi arrivato. I reggitori del Municipio lo vanno allora a visitare in forma ufficiale. E gli fanno richiesta di voler essere il protettore della città. Lui, che tanto aveva fatto del bene a Lecce, acconsente. Nato nel 1530 in una famiglia illustre di Carpi, fu mandato all’Accademia modenese, dove a 26 anni si laureò in diritto civile e canonico. Ricoprì varie cariche in alcuni centri del nord Italia e a Napoli. A un certo punto, però, la sua carriera s’interruppe. Chiamato dal Signore alla vita religiosa, Bernardino entrò infatti nella provincia napoletana della Compagnia di Gesù. Nel 1567 fu ordinato sacerdote e fu per alcuni anni maestro dei novizi gesuiti. Alcuni anni dopo, a Lecce, creò un collegio al quale si dedicò fino alla morte. Papa Pio XII lo ha proclamato santo nel 1947.