La “vita spericolata” che affascina i giovani

Al Festival della Dottrina Sociale di Verona un incontro sul Beato carpigiano

Nella cornice del Festival della Dottrina Sociale, lo scorso novembre a Verona, 150 studenti hanno incontrato il beato carpigiano “alla ricerca del Regno di Dio”. Una ricerca che passa per la cura degli altri, dell’amore di Maria Marchesi e della verità ha mosso Odoardo fino al punto da “lasciarsi cercare” dai perseguitati ebrei in cerca della salvezza. Distribuito ai ragazzi anche il fumetto “Più di così non si può amare” sulla vita di Focherini.
 
“Oggi al nostro vangelo si è commentato il finale «Curate prima il regno di Dio ecc…» e il commentatore l’ha indirizzato a me ed alla mia posizione di fronte a te ed ai piccoli. Ed il discorso mi ha fatto bene, mi ha dato nuova lena per l’attesa, nuova fede per il domani…”: così scriveva Odoardo Focherini alla moglie Maria dal campo di concentramento di Bolzano. E il tema del curare/cercare è stato al centro dell’incontro che ha visto oltre 150 studenti dell’Istituto Seghetti di Verona – accompagnati dalla preside Nadali e dai docenti (comprese alcune religiose) – avvicinarsi alla figura del beato carpigiano. L’iniziativa, che si è svolta nella cornice del 3° Festival della Dottrina Sociale Cattolica, è stata promossa dai vertici di Cattolica Assicurazioni, main sponsor dell’evento e azienda che annoverò tra le sue fila l’assicuratore Focherini in qualità di dipendente e ispettore.
Gli studenti sono stati guidati alla conoscenza della “vita spericolata” di Odoardo: la ricerca degli altri nell’amicizia, in parrocchia, nell’Azione Cattolica e nell’Oratorio Realino, la vocazione matrimoniale maturata insieme alla sposa Maria, la ricerca della verità sull’uomo attraverso l’impegno nella stampa cattolica, nella dimensione ecclesiale e civile. Nel tempo il “cercare” di Focherini è divenuto un “essere cercato”: dagli amici, dai colleghi, da credenti e non credenti, fino al momento cruciale dell’incontro con i perseguitati ebrei che, come scrive il suo amico Lampronti, “erano diventati i suoi persecutori”, poiché gli si affidavano in numero crescente per ottenere la salvezza dai lager. I ragazzi hanno ascoltato con attenzione in che modo il “samaritano” Odoardo si lasciò trovare da questi fratelli “incappati nei briganti” della Storia, mostrando com-passione e salvandone oltre 100 dalla deportazione e dalla morte.
L’incontro ha suscitato diverse curiosità, dalla richiesta di vedere la pagella dello studente Focherini alle domande sui figli e sulla moglie Maria. A ciascuno dei partecipanti è stato regalato il libretto a fumetti dell’AVE “Più di così non si può amare”, scritto dal professor Giuseppe Bellodi delle Scuole Focherini di Carpi. Un modo semplice e diretto di portarsi a casa il racconto di un amico, Odoardo, che ha vissuto una vita spericolata – nel senso di coraggiosa e senza calcoli opportunistici – all’insegna del Vangelo.
 
Francesco Manicardi