Il modulo del Laboratorio Realino dedicato all’enciclica “Fratelli tutti”. Relatori Brunetto Salvarani e mons. Erio Castellucci. Si conclude con il nuovo docufilm su Nomadelfia
Il 15 maggio scorso Papa Francesco ha canonizzato Charles de Foucauld, avventuriero, monaco ed eremita, nato in Francia e morto assassinato in Algeria 1° dicembre 1916. A questa figura straordinaria il teologo Brunetto Salvarani ha dedicato un libro dal titolo “Fino a farsi fratello di tutti” (Cittadella Editrice) che contiene già nel sottotitolo l’indicazione al lettore di una particolare chiave interpretativa: Charles de Foucauld e Papa Francesco con l’esplicito riferimento all’enciclica “Fratelli tutti”. Proprio del collegamento tra la vita di de Foucauld e il testo di Francesco di cui ricorre il secondo anniversario della pubblicazione parlerà il professor Salvarani nel primo appuntamento, martedì 11 ottobre (ore 21, Museo Diocesano), del modulo che il Laboratorio Teologico Realino ha dedicato al tema della fraternità: “Uno solo è il vostro Padre e voi siete tutti fratelli” (Mt. 23,8) – Linee interpretative dell’enciclica Fratelli tutti.
“Frère Charles – ha affermato Brunetto Salvarani in un’intervista a RaiNews – fu un uomo che non sopportò le mezze misure, le mediazioni, gli equilibrismi, e tanto meno i compromessi, transitando spesso da un estremo all’altro, dagli abissi della dissipazione alla gloria mondana fino alla perfezione evangelica. Ecco perché, imbattendosi in lui e nella sua storia da moderno pache dre del deserto, è impossibile rimanere indifferenti: o ci si innamora ingegnandosi a conoscere tutto di lui, o ci si rifiuta di farsi coinvolgere, di fronte a quello che potrebbe anche apparirci un idealista un po’ folle, incapace di fare i conti con la dura realtà. Tutto e subito, come quando Charles, il cristianesimo, lo ri-scopre (letteralmente, nel senso riesce a togliere il velo che ne faceva la depositaria religione di famiglia, alla quale era costretto ad adeguarsi). Tanto da ammettere, nel 1886, già ventottenne: ‘Appena ho creduto che Dio esiste ho capito che non avrei potuto fare altro che vivere solo per lui’”. Una radicalità evangelica quella che si è manifestata nella vita di San Charles che ha nel richiamo alla fraternità universale un interessante collegamento con l’intuizione profetica di don Zeno Saltini e della sua Nomadelfia che proprio in questo mese è al centro di un’operazione culturale e pastorale che aiuta a ripensare a questa originale esperienza germinata in seno alle Chiese di Carpi e di Modena. Volutamente il modulo proposto dal Laboratorio Teologico Realino rientra nel programma di queste iniziative pur perseguendo anche obiettivi di approfondimento del dialogo interreligioso come si evince sia dalla relazione di Salvarani sia dal tema affidato a monsignor Erio Castellucci nel secondo appuntamento, martedì 18 ottobre (ore 21, Museo Diocesano): “Conflitto e Dialogo alla luce della Fratelli tutti”. La conferenza del vescovo Erio viene proposta in collaborazione con il Servizio Apostolato Biblico e con il Consiglio Missionario Diocesano, come lettura biblica di inizio anno e come momento formativo all’interno dell’ottobre missionario.