Della necessità di una nuova chiesa per la parrocchia di Sant’Agata di Cibeno a Carpi, a fronte dell’insufficiente capienza dell’attuale, si parla ormai da alcuni decenni, in relazione al progressivo allargamento del quartiere. Nel tempo si sono succedute idee, proposte e progetti anche molto diversi tra loro, basti pensare che la stessa individuazione dell’area su cui collocare l’edificio sacro è più volte mutata nel corso degli anni. Venerdì 5 settembre è stato presentato il progetto elaborato dall’architetto Paolo Belloni di Bergamo e illustrato ai parrocchiani di Cibeno dal Vescovo monsignor Francesco Cavina e dal vicario generale don Carlo Malavasi, accompagnati da don Luca Baraldi, presidente della Commissione liturgica diocesana, Alfonso Garuti, direttore dell’Ufficio diocesano beni culturali, Marco Soglia, coordinatore per la ricostruzione post sisma degli edifici sacri della diocesi, e dall’economo diocesano Stefano Battaglia. Esso colloca la nuova chiesa all’interno dell’area ove sorgeva un tempo il cimitero frazionale, in seguito denominato “parco don Venceslao Berni”.
A pianta rettangolare, orientata con facciata principale a sud e presbiterio a nord, il progetto prevede che si acceda alla chiesa da via Canale, sul lato ovest. Soglia ha illustrato le principali caratteristiche tecniche del nuovo edificio sacro: “La costruzione sarà realizzata per l’80% in legno, materiale ormai consueto nelle costruzioni post terremoto per i costi contenuti e per la rapidità di installazione, e per la restante parte in cemento armato rivestito. Avrà 415 posti a sedere, una superficie lorda di 530 mq, netta di 435 mq ed una superficie porticata di 76 mq”. Osservando il progetto, la cosa che colpisce maggiormente è l’alto tiburio sovrastante il presbiterio, che si innalza per 14 metri e che rappresenta la maggior fonte di luce naturale per l’interno. L’edificio osserva i dettami liturgici indicati dal Concilio Vaticano II e le indicazioni della Conferenza episcopale italiana e sarà intitolato alla Santissima Trinità.
Stefano Battaglia ha indicato i tempi necessari per la realizzazione dell’opera: “Se tutto procede senza intoppi, la Cei potrebbe approvare i progetti di prima e seconda istanza nel giro di pochi mesi e nella prossima primavera si potrebbe dare il via ai lavori, da concludersi entro l’anno prossimo”. Ma la rapidità dell’esecuzione dipende soprattutto dalla disponibilità di risorse finanziarie e la presentazione di questa parte, forse la più scomoda, è toccata al Vescovo: “Il costo complessivo dell’opera muraria e degli impianti, con esclusione degli arredi (banchi) e dell’impianto di amplificazione, è previsto intorno al milione e duecentocinquantamila euro, di cui il 75% sostenuto dalla Cei e il 25% dalla parrocchia. La diocesi, che già ha sostenuto il costo della progettazione e si trova totalmente assorbita sul fronte post terremoto, non è in grado di sostenere altre spese”.
La parola dunque passa ora alla parrocchia di Cibeno, che nel giro di poche settimane dovrà prendere una decisione.
Corrado Corradi