“Tutta la nostra fede si fonda sull’evento della resurrezione di Gesù”. Lo ha affermato il Vescovo monsignor Francesco Cavina nell’omelia pronunciata nel corso della solenne Veglia Pasquale, presieduta presso l’Auditorium San Rocco a Carpi, nella notte di sabato 26 marzo. Se la risurrezione “fosse un’invenzione o un semplice modo di dire o una leggenda tutti gli avvenimenti della vita di Cristo perderebbero di senso – ha sottolineato monsignor Cavina -. E’ quindi importante comprendere esattamente che cosa significhi che ‘il Signore è risorto’. Non significa che egli è ritornato, come Lazzaro, alla vita terrena di prima. Risorgendo, Gesù, morto in croce e sepolto, è entrato con la sua natura umana, con il suo stesso corpo, in una condizione di vita nuova, non più terrena. E’ sottratto definitivamente al potere della morte”. Proprio perché Gesù è davvero risorto, ha concluso “è tornato in vita, egli è il Presente, è il Vivente e per questa ragione è l’eterno contemporaneo. Ogni uomo può dunque incontrarlo, conoscerlo, entrare in comunione con Lui, ed Egli può accompagnare il nostro cammino verso il traguardo della vita eterna”.
Il testo integrale dell’omelia del Vescovo è scaricabile qui sotto e nella sezione Documenti del sito.