Si è conclusa la tradizionale FestAC, gli approfondimenti sul tema della fragilità e i momenti ricreativi
Si è conclusa la scorsa settimana la tradizionale Festa di Azione Cattolica, tenutasi dal 4 al 15 giugno tra Carpi e la parrocchia di Cortile, e che quest’anno ha affrontato il tema della fragilità: “La forza della fragilità – maneggiare con cura” è stato il titolo dell’evento. In considerazione del momento storico e del tema della festa, tutti gli eventi della festa sono stati introdotti dalla lettura di una preghiera o di un brano per la pace, per non dimenticare nessuna delle situazioni di fragilità e sofferenza che attualmente sono in corso nel mondo.
Prima settimana
Dopo il cineforum sul film “Paternal leaves”, che ci ha fatto immediatamente entrare nel tema delle fragilità della relazione tra genitori e figli, nel primo fine settimana di festa si sono svolti gli incontri diocesani Giovanissimi (GG) e ACR.
Per i GG il tema della giornata era “Un futuro fragile”, in cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di riflettere su alcune sfide importanti per il loro presente e il loro futuro. “Cervelli in Fuga”, “Voto e Democrazia”, “Seconde Generazioni e integrazione” sono stati gli argomenti su cui i tanti GG hanno dialogato per cercare di trovare insieme un confronto costruttivo, che costruisca ponti tra di loro e la realtà che ci circonda, per dare gli strumenti necessari a formare persone consapevoli. I bambini dell’ACR invece hanno riflettuto (giocando) sulle diverse situazioni di fragilità che possono incontrare nella loro quotidianità e su come affrontarle: a casa, a scuola, con gli amici e negli sport. Mentre bambini e ragazzi giocavano sotto il caldo sole di giugno, genitori e adulti dialogavano con Alice Fava, educatrice e consulente educativa, sul tema “fragilità è/e ricchezza”: nell’attuale società della performance è oggi più che mai fondamentale un pro-cesso di alfabetizzazione emotiva e di educazione al fallimento, per potersi prendere cura delle fragilità di ciascuno.
Martedì 10 giugno si è svolta nel Museo diocesano a Carpi la conferenza “Fragilità e chiesa”, tenuta dalla teologa Simona Segoloni Ruta, presidentessa del Coordinamento delle Teologhe Italiane e docente all’istituto Giovanni Paolo II a Roma. Con l’aiuto di alcuni brani biblici, come la parabola del buon samaritano, la teologa ha cercato di legare la parola “vulnerabilità” al modo in cui nel corso dei secoli la Chiesa ha cercato di imitare lo stile di Gesù: per Dio, infatti, la fragilità non è qualcosa di problematico, anzi, è l’unica possibilità di essere autentici e aperti alla relazione con l’altro e di conoscerlo.
Per ossigenare la mente dopo le fatiche di questi primi interventi, la sera di mercoledì, nel polo sportivo di Cortile, si sono tenuti tre tornei: l’immancabile torneo di calcetto, il torneo di ultimate frisbee (a cui giocano a livello agonistico tanti tesserati di AC) e il torneo di padel, ospitato nei campi di Jurassic Padel.
Seconda settimana
Il secondo fine settimana è stato introdotto da Fiorenzo De Molli, responsabile della Fondazione Casa della Carità di Milano.
In un clima molto dialogico e colloquiale ha raccontato di diverse esperienze vissute nella sua vita a contatto con i più poveri e fragili, in un intervento dal titolo “Fragilità e Società”. In particolare, ha più volte posto l’attenzione sul fatto che la paura della diversità e della sofferenza sia un grande ostacolo nella società moderna.
In serata, dopo anni di sospensione, sono tornate le Parrocchiadi: una versione rivisitata dell’iconica sfida tra parrocchie, che è stata in grado di creare un momento di gioco intergenerazionale che ha coinvolto tutti i settori dell’AC. È stato un evento, organizzato con impegno da educatori e animatori, che proprio nella sua semplicità ha permesso ai più adulti di ricordare momenti indimenticabili degli anni passati e ai più giovani di conoscere un evento di gioia, con giochi, attività e scenografie. Nonostante il meteo inclemente, la serata si è riorganizzata efficientemente, con grande divertimento di chi ha voluto mettersi in gioco. La prima edizione di queste nuove Parrocchiadi ha visto salire sul gradino più alto del podio la squadra del Duomo di Carpi, che così si è aggiudicato l’ambito trofeo. Vogliamo comunque ringraziare anche le altre parrocchie per la presenza e l’impegno.
Il pomeriggio di domenica è stato infine dedicato ad alcuni laboratori interattivi sui diversi ambiti in cui si può esprimere la fragilità: ospiti provenienti da varie realtà hanno stimolato dibattiti tra piccoli gruppi di lavoro. In particolare, hanno partecipato suor Nora Bershimi che ha affrontato il tema della fragilità nella fede, Chiara Buldrini per parlare della fragilità nelle relazioni, lo psicoterapeuta Alessandro Martinelli che ha affrontato la fragilità psicologica e l’infermiera Alessia Merighi ha invece parlato della fragilità fisica.
La FestAC si è infine chiusa, dopo la celebrazione dei vespri, con la cena comunitaria e una serata di giochi musicali. Anche se quest’anno non ci sono state band dal vivo, non abbiamo voluto rinunciare a un momento comunitario a sfondo musicale: tanti giochi, karaoke e musica di sottofondo, per finire l’evento stando insieme con tutta la compagnia e l’unione che la musica crea.
Contest “La forza della fragilità”
Durante tutta la settimana sono state esposte nei locali della parrocchia di Cortile le opere realizzate per il contest “La forza della fragilità”: foto, disegni o fumetti che hanno affrontato le diverse sfaccettature del tema, offrendo un’ulteriore modalità di riflessione ai partecipanti. Il contest è stato vinto da Gabriele Melegari, che ha realizzato un fumetto dal titolo “La lunga notte”, raccontando con dialoghi e immagini l’esperienza dei migranti nel Mediterraneo.
A breve saranno disponibili sul canale Youtube dell’Azione Cattolica di Carpi i video degli interventi di Simona Segoloni e di Angelo Abriani.