Racconto della visita pastorale del Vescovo Francesco Cavina a San Martino Spino e Gavello

Abbraccio corale e dono di grazia

Attendevano il loro Pastore con gioia ed emozione e le aspettative sono state esaudite. Con la visita pastorale, svoltasi nelle quattro giornate del 22, 25, 26 e 27 settembre, monsignor Francesco Cavina ha condiviso la quotidianità degli abitanti di San Martino Spino e di Gavello. Dalla canonica sanmartinese, dove ha alloggiato con l’amministratore parrocchiale don Germain Dossou Kitcho, il Vescovo è infatti “uscito” per incontrare quanti sono all’opera nei luoghi di lavoro, gli alunni delle scuole, gli anziani e gli ammalati nelle case. Raggiungendo i confini della Chiesa di Carpi, la località Luia e la cosiddetta Dogana, dove si toccano Emilia, Lombardia e Veneto. Ha dedicato inoltre attenzione e ascolto ai due consigli pastorali parrocchiali e ai giovani, vivace realtà che da qualche anno è tornata a “popolare” gli spazi parrocchiali di San Martino. E tutti, con i loro volti e storie, monsignor Cavina ha affidato al Signore nella celebrazione della messa presso le due parrocchie. “Per noi che siamo quasi alla fine del mondo – afferma don Germain – è stata una grazia straordinaria. Nella sua affabilità e semplicità il Vescovo è venuto come un padre, al quale ci si rivolge con rispetto per l’autorità che incarna ma anche con libertà e confidenza. Per chi non aveva mai avuto modo di vederlo e di avvicinarlo finora, è stata una scoperta, tanto inaspettata quanto, ne sono certo, capace di interpellare gli animi”.
 
San Martino Spino, le Commissioni
“Per molto tempo ci siamo considerati ‘ultimi’, ma, come sempre ci corregge don Germain, dobbiamo dire di essere i ‘primi’ e la presenza di monsignor Cavina ce lo ha confermato – afferma Assunta Romano del consiglio pastorale parrocchiale, citando la lettera letta al Vescovo alla cena comunitaria del 22 settembre -. Siamo infatti orgogliosi e onorati di essere i primi a cui ha pensato per la visita pastorale alla Diocesi”. Oggi sono tre le Commissioni che compongono il nuovo consiglio parrocchiale.
“La Commissione pastorale – spiega Assunta – si occupa della liturgia, della cura della chiesa e dell’area verde. Sostiene inoltre le persone bisognose, come gli ammalati e i poveri”. La Commissione economica, prosegue, “è formata da pochi membri che don Germain provvede a riunire regolarmente ogni due mesi, i quali lo aiutano nella gestione delle spese dell’intera parrocchia”. Ecco poi la Commissione della gioventù, sottolinea, “costituita da ragazzi che con tanta buona volontà si impegnano ad aiutare nello studio chi ha bisogno e approfittano dei fine settimana per stare in compagnia in oratorio. Nel periodo estivo si occupano del centro estivo per bambini da 6 a 11 anni, che anche quest’anno ha visto numerosi iscritti”. Si aggiunge, inoltre, il gruppo di nove catechisti “per la formazione di cinque classi di bambini che si preparano ai Sacramenti”.
Il tutto è portato avanti nonostante la limitazione degli spazi dovuta al terremoto. Al riguardo, sottolinea Assunta, “abbiamo esposto a monsignor Cavina la nostra difficoltà nell’organizzazione delle attività di catechismo, di gioco, dei compleanni, nella partecipazione alla Santa Messa, in un ambiente ridotto e con molte persone che sostano nelle stanze adiacenti… Ci siamo sentiti ascoltati dal Vescovo con il cuore ed è riuscito a trovare le parole giuste per confortarci e darci speranza”. Al termine della sua visita, conclude, “possiamo dire che abbiamo ricevuto quella carica che un buon padre riesce a trasmettere ai figli. E’ stata un’esperienza piena di emozioni positive, che dovremmo cercare di tenere strette a noi con tutta la forza e la buona volontà”.
 
Gavello, “le persone ci sono”
In prima persona ha vissuto la visita pastorale di monsignor Cavina suor Maurizia, religiosa delle Suore delle Poverelle di Quarantoli, che presta servizio a Gavello come coadiutrice di don Germain. “Grande la partecipazione a questo momento dal clima di famigliarità” osserva suor Maurizia. Tra le tante persone incontrate nelle case e nei luoghi di lavoro, non sono mancati gli avventori del caffè del paese, che don Germainsi ferma a salutare ogni domenica dopo la celebrazione della messa. Qualcuno di loro al vedere monsignor Cavina ha esclamato con stupore: “ma il Vescovo è venuto fino da noi?”.“Sono persone che, pur non riconoscendosi talvolta in un’appartenenza ecclesiale, vivono una buona relazione con il parroco – sottolinea -. Hanno gradito questo gesto di vicinanza del Vescovo, che ha permesso loro di esprimersi liberamente”. Una presenza attenta e discreta di cui, insomma, Gavello si è sentita onorata. “Non ci sono molte famiglie giovani – afferma suor Maurizia -, né scuole, né una chiesa né uno spazio proprio in cui la parrocchia possa riunirsi agevolmente
così come sono venuti a mancare molti servizi. Ma le persone ci sono! E il Vescovo ha potuto constatare questa buona volontà che continua ad animare il paese seppure tra le difficoltà”. “Ci hanno tolto tante cose ma, grazie al Cielo, abbiamo ancora suor Maurizia”. Così esclama Silvana Martini, membro del consiglio pastorale parrocchiale e dell’associazione Gavello forever 2.0. “Non possiamo dire di essere abbandonati – prosegue -, però penalizzati sì. C’è il timore di contare poco proprio perché siamo pochi. Ma con il Vescovo non è stato così. Abbiamo fortemente voluto la sua presenza ed è stato magnifico”. Il consiglio pastorale parrocchiale ha illustrato a monsignor Cavina la realtà del paese, si è parlato di una presenza giovanile storicamente più legata a Quarantoli che a Gavello e della questione riguardante l’uso della struttura provvisoria ex centro civico. “Purtroppo la gente non si può aggiungere – afferma Silvana Martini – però, come ci ha detto il Vescovo, quello che conta è la collaborazione con le altre parrocchie, un aspetto su cui insistere e da valorizzare”. Un vero e proprio abbraccio corale è stata infine la cena del 26 settembre a cui, come per San Martino Spino, ha partecipato tutta la comunità. “Monsignor Cavina si è intrattenuto ai tavoli ed è venuto in cucina a salutare i volontari. Lo abbiamo allora invitato a tornare da noi alla festa del nostro Patrono San Biagio. Insomma – conclude -, un evento del genere non succedeva da un pezzo a Gavello. Ci ha fatto sentire vivi, ascoltati, amati”.
 
Gli ammalati e le famiglie
Quattro generazioni insieme: la visita di monsignor Cavina alla signora Sonia Dolores Ghiselli, a Gavello, ha compreso tutta la famiglia, da lei, che è la bisnonna, al piccolo Vittorio, di appena dieci giorni, figlio della nipote Valentina e del marito Roberto Levratti. “Che emozione quando il Vescovo ha preso in braccio il bambino… che gli ha risposto con un sorriso” commenta la nonna, Silvana Borghi. In seguito ad una caduta l’anno scorso, che le ha causato una grave frattura, la signora Sonia è immobilizzata a letto.