Rapporto 2021 Caritas, Porta Aperta Carpi e Mirandola

Il Rapporto Povertà 2021, frutto della collaborazione tra Caritas Diocesana di Carpi, Porta Aperta Carpi, Porta Aperta Mirandola, e Recuperandia è stato presentato alla stampa lunedì 9 maggio presso il Museo diocesano.
In apertura, la direttrice di Caritas Diocesana, suor Maria Bottura, ha esposto il nuovo contesto in cui occorre leggere questi numeri, ovvero il tema di una povertà che interroga e richiama ad un compito di accompagnamento all’interno di una relazione.
Quindi non solo soddisfacimento di bisogni primari, cibo e salute, ma anche un insieme di servizi che contribuiscono ad elevare la dignità della persona o del nucleo familiare indigente, prima di tutto il lavoro e la casa, poi l’istruzione e la capacità di gestire i propri beni.
Gli ha fatto eco Alessandra Mioni, del consiglio direttivo di Porta Aperta, raccontando la storia dell’associazione e i cambiamenti in atto nei confronti di un’utenza che manifesta sempre nuovi bisogni per far fronte a situazioni di fragilità che stanno alla base o aggravano la povertà.
I vari responsabili dei settori di Caritas e Porta Aperta sono poi entrati nel merito dei contenuti del Rapporto. Un elemento di sintesi si può evidenziare e riguarda da un lato un trend stazionario del numero delle famiglie che accedono ai vari servizi ma dall’altro l’incoraggiante aumento sia degli aiuti materiali (denaro e beni, anche appartamenti) che del numero dei volontari.
Quindi un tessuto di grande generosità che ben si coniuga con la serietà e la creatività dei progetti di Caritas e Porta Aperta.
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