Laboratorio Realino, percorsi su ministeri e sinodalità

L'incontro di Lunedì 16 gennaio sarà esclusivamente on line; per ottenere il link scrivere a ltrealino@gmail.com

Se si cambia c’è futuro
Al via due nuovi percorsi dedicati a tematiche molto dibattute oggi nella chiesa: sinodalità e ministeri istituiti

LABORATORIO TEOLOGICO REALINO

Iniziano nei prossimi giorni due nuovi percorsi del Laboratorio Teologico Realino. Mi piace leggere questi due innovativi laboratori come un contributo molto concreto per far crescere la cultura della sinodalità nella nostra diocesi.
Sinodalità e partecipazione
Il primo ha per titolo “Sinodalità e partecipazione”, con un punto interrogativo tra parentesi. C’è nel titolo un chiaro ironico riferimento ad una canzone di Giorgio Gaber che cantava che «libertà è partecipazione». La parola partecipazione ci parla di sentirsi parte di qualcosa e di voler dare un contributo ma presuppone che ci siano luoghi di partecipazione, disposti ad accogliere contributi. La vita di ogni tipo di comunità e quindi anche delle nostre parrocchie e associazioni mostra chiaramente che non è sufficiente desiderare comunione, apertura, confronto o, come potremmo dire, sinodalità, è invece necessario saper progettare, realizzare e mantenere luoghi dove questo sia possibile. In poche parole, dobbiamo imparare ed esercitarci ad essere sinodali, riconoscendo e neutralizzando i veleni del “so tutto io”, “comando io”, “abbiamo sempre fatto così” (di laici e sacerdoti) e scoprendo con gioia che insieme siamo più creativi, coraggiosi, efficaci e in sostanza più evangelici. In questo laboratorio faremo pratica di sinodalità attraverso il metodo della Open Space Technology, che ci introdurrà alla progetta-zione partecipata e al confronto creativo.
La teologa Danièle Hervieu- Léger riguardo la chiesa francese parla di rischio implosione, cioè che la chiesa si sgretoli per cause interne e non per l’ostilità del mondo moderno (Danièle Hervieu-Léger, Vers l’implosion?, Seuil 2022). Forse anche noi vediamo i primi segni d’implosione delle comunità parrocchiali, schiacciate dal peso della stanchezza, di conflitti interni, della incapacità di cambiare e della autoreferenzialità di pochi. Vogliamo invece scommettere con entusiasmo sul futuro della nostra chiesa.
Preparazione ai ministeri istituiti
Il secondo laboratorio va nella stessa direzione e ha per titolo “Preparazione ai tre ministeri istituiti, maschili e femminili”. Anche qui si guarda decisamente al futuro con alcune novità che già ci sono. I tre ministeri istituiti sono il lettorato, l’accolitato e il catechista, i primi due da sempre presenti nella chiesa e il terzo istituito nel 2021 da Papa Francesco con il motu proprio “Antiquum ministerium”. La grande novità, che ha anche fatto parlare i giornali, è che a questi tre ministeri istituiti, cioè ufficiali, possono accedere anche le donne: infatti nel 2021 con il motu proprio “Spiritus Domini” il Papa ha modificato il primo paragrafo del canone 230 del Codice di Diritto Canonico, stabilendo che le donne possano accedere ai ministeri istituiti.
Ecco perché dedichiamo un laboratorio a comprendere ed approfondire queste novità.
Don Carlo Bellini 
Vicario Episcopale per la Pastorale e l’Evangelizzazione

L’incontro di Lunedì 16 gennaio sarà esclusivamente on line; per ottenere il link scrivere a ltrealino@gmail.com
Come in tutte le cose della vita la buona volontà non basta, ci vuole intelligenza, applicazione e forse arte.
Questo laboratorio si rivolge a tutti coloro che credono sinceramente che il futuro delle nostre comunità sia legato a quello che chiamiamo sinodalità.
In queste tre serate proveremo ad esercitarci a immaginare e progettare insieme passi innovativi per le nostre comunità; ci proveremo in pratica per imparare ad ascoltarci e a scegliere il meglio, per individuare e disinnescare la tentazione di lavorare da soli, per riportare nelle nostre parrocchie una competenza e una passione da spendere per il futuro.
Nelle tre serate don Carlo Bellini, Alberto Ganzerli e Sergio Ricchetti saranno i facilitatori di questo percorso che, attraverso
il metodo della Open Space Technology, introdurrà alla progettazione partecipata e al confronto creativo.
Si lavorerà per lo più in piccoli gruppi, a partire da materiale che sarà messo a disposizione sia al momento dell’iscrizione che durante i tre incontri.