Editoriale n. 36 del 20 ottobre 2019
La psichiatria contemporanea crede alla possibilità di guarigione Ci fu un tempo in cui le persone con malattia mentale, i “folli”, i “pazzi”, come erano chiamati, venivano emarginati, isolati dal mondo civile e dalla comunità, privati della loro voce e della loro dignità, nascosti nei manicomi dove dovevano restare per il resto della loro vita, in quanto considerati irrecuperabili, inguaribili. Non c’erano cure, ma contenzione, … Continua a leggere